13 Agosto 2021 - 19:01 . Cronaca
Quasi 600 incendi in 10 giorni, Zingaretti dichiara lo stato di calamità nella regione
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato la dichiarazione dello stato di calamità naturale sull’intero territorio regionale per la grave recrudescenza degli incendi di questi ultimi giorni, fino al 30 settembre.
Sono quasi 600, infatti, gli incendi scoppiati nel Lazio in appena 10 giorni. Che dal 2 agosto sono stati gestiti dalla sala operativa regionale, coordinata nella campagna antincendio boschivo, dalla protezione civile, dai vigili del fuoco e i carabinieri forestali. Necessarie oltre 320 ore di volo degli elicotteri regionali e circa 1.200 interventi del volontariato di protezione civile specializzato nell’attività antincendio.
“Gli ultimi incendi di Tivoli e Fara Sabina – commenta il direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile, Carmelo Tulumello – sono solo la punta dell’iceberg di un’emergenza che, complice il grande caldo, non accenna ad attenuarsi. La parte meridionale della regione Lazio è quotidianamente assediata da decine di incendi ogni giorno e il volontariato di protezione civile, con la collaborazione dei vigili del fuoco, è impegnato quotidianamente con centinaia di unità”.
“Lo stato di calamità – continua Tulumello – è finalizzato al richiedere al Governo provvedimenti straordinari per potenziare ulteriormente la capacità di contrasto degli incendi e risorse per ristorare amministrazioni, operatori economici ed agricoltori pesantemente danneggiati dagli eventi di questi giorni. I carabinieri forestali, attivati dalla sala operativa regionale, svolgono attività di indagine per capire l’origine dei roghi e, a quanto si apprende, la matrice è prevalentemente dolosa, in particolare nel sud della regione. Proprio per la grave situazione dei danni arrecati dal fuoco e dallo stress cui sono sottoposti uomini e mezzi, la dichiarazione dello stato di calamità si estende fino al 30 settembre, termine del periodo di rischio previsto per il territorio regionale”.