4 Dicembre 2021 - 18:51 . Media
“Quanto sei bella Roma” alla Nuvola: Typimedia sul palco con Assante, Carl Brave, Barbarossa e Reggiani. La diretta
di Sergio Campofiorito e Daniele Magrini
“Passame er sale” è il pezzo che Luca Barbarossa ha usato per il check sound all’Auditorium della Nuvola a pochi minuti dall’evento di Typimedia alla Fiera dell’Editoria “Più libri più liberi”. Lunga coda all’esterno per seguire “Quanto sei bella Roma” con Luca Barbarossa, Carl Brave e Francesca Reggiani. Coordina il giornalista Ernesto Assante, che introdurrà l’evento con Luigi Carletti, presidente di di Typimedia e direttore di RomaH24. Ecco, di seguito, la diretta dell’evento.
LA DIRETTA
19.49: “Abbiamo una città bellissima – ha detto Luigi Carletti a conclusione dell’evento –. Difendiamola e custodiamola”.
19.46: Barbarossa ha parlato del suo quartiere, Monteverde: “Intanto mi auguro che vada in porto la petizione sul Forlanini. In tanti abbiamo firmato. Sono molto legato a Monteverde e a Roma. Ho provato a vivere a Bologna, a Milano, ma non ce l’ho fatta, perché Roma è uno stato d’animo. L’ho messo anche nella mia canzone ‘Roma è de’ tutti”. E ci sono tanti non romani che si sono innamorati di Roma. Che affascina anche perché è piena di contraddizioni, e purtroppo anche di gente che la rispetta poco”.
E ancora: “Come i libri di Typimedia, anche io – ha detto Barbarossa – amo scoprire cose che non conoscevo della mia città. E questa scoperta continua significa rinnovare continuamente l’amore per la mia città”. Ernesto Assante ha poi lasciato il palco a Barbarossa che ha cantato “Roma è de’ tutti”
19.38: “Cantare in dialetto ti rende più vero, è una lingua che ti viene dalla pancia – spiega Luca Barbarossa –. Prima cantare in romano negli anni Ottanta ti ghettizzava, e soprattutto sembrava di essere legati alla nostalgia del Barcarolo. Noi in realtà volevamo fare una musica un po’ più nuova. Ci facevamo contaminare dagli Eagles e da Bob Dylan e il romanesco l’ho rilanciato dopo, come hanno fatto un po’ quelli della mia generazione, a parte quel capolavoro che è Roma Capoccia. Poi sono stati bravissimi Carl Brave, Mannarino, a fare dello slang romanesco una specie di nuovo sound”.
19.31: “Si dice che uno deve scrivere delle cose che conosce bene. Io sono nato in via San Giacomo, ho cominciato a suonare a piazza Navona – spiega Barbarossa –. Le mie giornate erano per strada, raccontavo quello che vedevo, quello che ascoltavo. La mia prima canzone è stata Roma puttana, poi diventata Roma spogliata. Erano gli anni di piombo, anni di cariche della polizia. Ricordo che se non avevi un documento di identità potevano trattenerti tre giorni in caserma”.
19.27: Sale sul palco Luca Barbarossa.
19.25: Grandi risate in sala, poi, quando Francesca Reggiani ha recitato lo sketch della vecchia signora che si è fatta un appartamentino in centro. Così sono apparsi quelli che si fanno il vaccino per andare alla manifestazione anti-green pass, i cinghiali e le buche della strada. Nella telefonata con la mamma, il personaggio di Reggiani dice: “Mi sta simpatico Gualtieri con quel faccione. Rude sempre perché ancora non ha capito che deve fa il sindaco di Roma”.
19.20: “Gualtieri dice che c’ha soluzione per i cinghiali: per ora vanno in branco di 20, quando saranno in 200 e assaltano la sede della Cgil li possiamo arrestare per manifestazione non consentita” scherza Reggiani
19.20: Sale sul palco Francesca Reggiani e parla della scuola Montessori che ha frequentato in via Paganini: “Ora vivo all’Aventaccio, un po’ Aventino e un po’ Testaccio, ma in realtà sono stata in Corso Trieste per gran parte della mia vita”.
19.15: “Lasciare Roma per Milano? – dice Carl Brave –. Mai! Lì ci stanno le case discografiche, ma l’aria è ‘falsetta’. E poi, se vuoi lavorare vai a Milano, se ti vuoi divertire resti a Roma”.
19.13: Con Carl Brave entra in scena Trastevere. Assante chiede al giovane artista quanto sia stato influenzato dalle canzoni tradizionali romane: “Questa roba ti entra dentro, non c’è niente da fare. Fa parte della mia vita e della mia musica”.
“Cantare in romanesco, perché?” chiede Assante: “Io parlo così e non posso che cantare così – dice Brave –. Anche perché il romanesco aiuta anche nella metrica. Parlare nel tuo modo arriva di più: siamo più veri”. “C’è Corso Trieste in una tua canzone – dice Assante – e ti ringrazio perché sono nato lì, ma come ti è venuto in mente?”. “Perché lì avevo una ragazza – risponde l’artista – e girando lì mi è venuto in mente. A me piace scrivere di strada: Trastevere in questo è il massimo, perché conosci il poeta, il matto con le piume. La gente che piace a me e mi è piaciuta fin da pischello. Voglio dire che a Trastevere ci sono arrivato a 13 anni, perché io sono nato in viale Marconi, al Portuense”.
19.02: Uno splendido video in volo su Roma ha aperto l’evento di Typimedia alla Nuvola. Poco più di un minuto di grande suggestione. Poi, Ernesto Assante ha chiamato sul palco Luigi Carletti per un tuffo nelle pubblicazioni di Typimedia.”Le meraviglie”, “Come Eravamo”, “La Storia”: in ogni collana c’è Roma con i suoi quartieri, che tanto hanno da raccontare. Assante ha anche invitato Carletti a raccontare alcune storie dei quartieri, che sono l’anima dell’attività di Typimedia: “Nel nostro video – ha detto Carletti – c’è la scritta ‘Quadraro nel cuore’ e questo è un quartiere che sta sopra un antico mausoleo. Così come ci sono catacombe da scoprire sotto il Trieste–Salario, e un vero e proprio lago sotto l’ospedale Forlanini. E ai Parioli chi potrebbe immaginare che c’è una fonte, in piazza Euclide, dove si facevano riti esoterici”. E c’è Roma anche nell’ultimo giallo di Luigi Carletti, “Il fantasma di Ponte delle Valli” appena uscito.
18.43: È iniziato l’incontro, sul palco il presidente di Typimedia, Luigi Carletti: “I quartieri sono la forza di Roma e nascondono tesori che molti romani non conoscono”