9 Agosto 2022 - 15:58 . Cronaca
Peste suina, saranno abbattuti 130 tra maiali e cinghiali ospitati in un rifugio
Verranno abbattuti i 130 tra maiali e cinghiali (tra cui diversi cuccioli) salvati dal macello e ospitati nel rifugio “La sfattoria degli ultimi” in via Arcore a Roma nord. Lunedì 8 agosto, i gestori del hanno ricevuto la comunicazione dalla Asl Roma 1: “Con il più triste sentimento che si possa provare – scrivono sulla loro pagina Facebook – informiamo tutti che abbiamo appena ricevuto da parte della Asl Rm1 la notifica di abbattimento di tutti gli animali della Sfattoria. I nostri legali stanno già provvedendo a inoltrare il ricorso al Tar contro l’ordinanza. Ora più che mai vi preghiamo di aiutarci, in ogni modo”.
Nei giorni scorsi gli attivisti avevano lanciato una petizione su Change.org che ha superato le 50mila firme. L’abbattimento, in realtà, rappresenta un’azione prevista dalle misure per il contrasto alla peste suina: la sede dell’associazione, infatti, ricade proprio all’interno della zona rossa.
Gli animalisti però non ci stanno e minacciano azioni legali. “Il diffondersi, assai limitato, della peste suina africana, una malattia virale che colpisce i suini domestici e selvatici, non si trasmette all’uomo e dunque non sussiste alcun pericolo per la salute umana – osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto –. Ci chiediamo dunque perché l’Azienda sanitaria abbia preso questa tragica decisione. E, se necessario, lo chiederemo anche nelle Aule giudiziarie”.
La Asl Roma 1 ha risposto con una nota: “In merito al provvedimento notificato, si chiarisce che il Servizio Veterinario della Asl Roma 1 ha adottato le misure previste per la gestione dell’emergenza della Pesta suina africana (Psa), secondo l’ordinanza n. 4 del 28 giugno 2022 del commissario straordinario alla Peste suina africana, che fornisce indicazione precise per l’attuazione delle misure di controllo ed eradicazione della Psa – scrive –. Detta ordinanza ha disposto l’adozione delle misure degli articoli 61 e 70 del Regolamento Ue 2016/429 con l’abbattimento preventivo dei suini detenuti nelle zone soggette a restrizione, identificate con Decisione di esecuzione 2022/746 e 2022/920 – prosegue la nota –. Nel caso specifico, trattasi di animali presenti in zona infetta già interessata dal provvedimento che prevede l’istituzione di un vuoto sanitario intorno al focolaio, al fine di contenere la diffusione della malattia e la salvaguardia della salute della popolazione animale interessata, come da parere espresso il 10/6/2022 anche dal Centro referenza nazionale Pesti suine (Cerep)”. Nell’ambito di queste misure, conclude la Asl Roma 1, “è stata prevista la deroga per i suini non destinati alla produzione di alimenti, che secondo la normativa vigente possono essere custoditi nella misura massima di due capi. Tale deroga, secondo il provvedimento commissariale, non si applica alla fauna selvatica (cinghiali), non suscettibili di detenzione domestica”