1 Aprile 2023 - 12:41 . Cronaca
“Notte della solidarietà”: a Roma parte il primo censimento dei senzatetto
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Ha preso il via nella serata del 31 marzo, con la “Notte della solidarietà”, lo studio della popolazione senza dimora del territorio comunale di Roma, iniziativa voluta dall’assessorato alle politiche Sociali e alla Salute, in collaborazione con l’istituto nazionale di Statistica.
Obiettivo del progetto è riuscire a rispondere in modo puntuale e più efficiente ai bisogni delle persone più fragili ed emarginate con un censimento che, con l’ausilio di un questionario, riesca a condurre un’indagine qualitativa raccogliendo informazioni socio – sanitarie, ma anche personali, sulla persona che vive per strada.
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Seguendo le indicazioni Ethos dell’Unione Europea, che identifica i parametri della “grave esclusione abitativa”, si è deciso di effettuare una rilevazione nel corso di una notte, con l’intento di individuare il maggior numero possibile di senzatetto che vivono per strada, in auto e nei parchi cittadini.
Per realizzare con efficacia e precisione tale indagine, l’amministrazione ha coinvolto in questa prima fase le forze sociali e i cittadini che, in modo volontario, già aiutano i senzatetto e un nutrito gruppo di studenti universitari dell’università di Tor Vergata. Circa 200 volontari, che hanno seguito due incontri di formazione, hanno effettuato le interviste ai senza dimora presenti nel rione Esquilino e nell’area intorno a piazza dei Cinquecento.
L’ufficio cartografico di Roma Capitale ha suddiviso la zona in 24 “aree d’indagine” e i volontari, divisi in equipe composte da cinque persone, hanno percorso a piedi tutta l’area a loro assegnata e compilato i questionari con i senzatetto. Il materiale raccolto sarà elaborato in una fase successiva.
“Per la prima volta a Roma — ha spiegato l’assessora Barbara Funari — seguendo l’esempio di altre capitali europee come Parigi o Berlino, abbiamo voluto avviare un censimento della popolazione senza dimora per riuscire a intercettare i bisogni delle persone più fragili. Questa tappa rappresenta il primo banco di prova di un’iniziativa che, oltre a sperimentare una metodologia scientifica, valorizza il coinvolgimento di tante cittadine e cittadini romani che volontariamente si sono resi disponibili”.