17 Giugno 2022 - 10:30 . Cronaca

“Come è morto il maresciallo Fasano?”: interrogazione parlamentare sul giallo del carabiniere del Trieste-Salario

L'albero piantato in via Aterno per Eugenio Fasano
L'albero piantato in via Aterno per Eugenio Fasano

Il caso del maresciallo dei carabinieri Eugenio Fasano, morto dopo una partita di calcetto tra colleghi il 24 gennaio 2019, arriva in Parlamento. Nel corso della seduta del 16 giugno 2022, il senatore del Gruppo Misto e presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sul giallo del maresciallo della caserma di via Clitunno, nel Trieste-Salario. 

Questo il testo: “Ai Ministri della Giustizia, della Salute e della Difesa. – Premesso che: da quanto si apprende da notizie stampa apparse su la Repubblica del 29 luglio 2021 (“Roma: il giallo del maresciallo morto dopo la sfida a calcetto con i carabinieri. La famiglia: ‘chi sa parli'”), Il Messaggero dello stesso giorno e dalla trasmissione RAI Chi l’ha visto del 15 dicembre 2021 risultano poco chiare le circostanze della morte del carabiniere Eugenio Fasano, di 43 anni, deceduto il 24 gennaio 2019; sul giornale on line RomaH24 del 13 giugno 2022 (“Eugenio Fasano ucciso a calci e pugni, parla il dottor Labella autore della perizia richiesta dalla famiglia del carabiniere”) è riportata la notizia della presenza di una consulenza medico-legale che ipotizza possibili responsabilità di terzi nella causazione della morte, nonché della fissazione per il prossimo 22 giugno dell’udienza ove si discuterà la richiesta di archiviazione del procedimento instaurato presso la Procura della Repubblica di Roma, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto; se siano stati disposti e con quali esiti gli opportuni controlli presso gli uffici e le strutture sanitarie coinvolte nell’evento”.

RomaH24 ha per prima raccontato il giallo della morte del maresciallo Fasano, amato dal quartiere in cui viveva. Secondo la versione ufficiale, sarebbe morto a causa di un malore improvviso. Diversa, però, la conclusione a cui è arrivato il dottor Donato Labella, che ha redatto una perizia medico-legale in qualità di perito di parte della famiglia del carabiniere 43enne: le ferite sul corpo di Eugenio Fasano sono state provocate da un’aggressione, a calci e pugni. 

Il 22 giugno si terrà la Camera di Consiglio, richiesta dalla famiglia del maresciallo, per chiedere che il caso non venga archiviato e che si faccia luce, una volta per tutte, su cosa sia accaduto veramente dopo quella partita tra colleghi. 

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