23 Novembre 2021 - 12:13 . Scuola

Morgagni, Newton e Machiavelli: da Monteverde a San Lorenzo, occupazioni in altri tre licei di Roma

La sede del liceo Machiavelli in via dei Sabelli occupata
La sede del liceo Machiavelli in via dei Sabelli occupata

Morgagni, Newton e Machiavelli: tre nuove occupazioni, in tre diversi quartieri di Roma, in poche ore. È una settimana rovente per i licei della Capitale. Dopo che lunedì 22 novembre gli studenti di ben cinque istituti – ‘Vittoria Colonna’ al centro di Roma, ‘Orazio’, ‘Aristofane’, ‘Archimede-Pacinotti’ e ‘Nomentano’ a Montesacro – avevano dichiarato occupazione, oggi, martedì 23, altri tre licei si sono uniti alla protesta. 

“Non abbiamo avuto altre possibilità in quanto, fin dall’inizio dell’anno scolastico, abbiamo cercato un dialogo con la Presidenza che ci è stato negato – scrivono in un comunicato gli studenti del Morgagni a Monteverde – porteremo avanti la nostra protesta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid vigenti affinché la salute di tutte e tutti possa essere tutelata”, assicurano. E ancora: “Siamo i primi amanti della nostra scuola, il ‘Morgagni’, e per questo vogliamo viverla al meglio ma, purtroppo, a causa della decadenza strutturale della scuola, non possiamo riappropriarci dei nostri spazi”.

Poco dopo è arrivato l’annuncio di una seconda occupazione: la succursale del liceo Newton in via dell’Olmata. “Il Covid, la Dad (didattica a distanza, ndr), sono state l’occasione per sottrarre la scuola al suo riferimento materiale, riconvertendola in una pura interazione digitale dove l’unico interlocutore dello studente è il computer – spiegano gli studenti dell’istituto – e da cui, grazie a una significativa mobilitazione studentesca nell’ultimo anno, abbiamo ottenuto per ora una tregua. Con ciò non possiamo però dirci ancora soddisfatti: la presenza al 100% è considerata una gentile concessione, e come tale è potenzialmente sempre disattivabile; inoltre facendola passare come un tentativo, un’eccezione, i veri responsabili della sua riuscita, ovvero le autorità competenti in materia di edilizia, di trasporti, di messa in sicurezza degli spazi scolastici, possono serenamente lavarsene le mani, sicuri che, qualora la causa andasse persa e tornassimo nuovamente in Dad, sarebbe tutt’al più colpa degli studenti irresponsabili, o di un imprecisato destino avverso, in nome del quale ogni responsabilità è liquidata con una scrollata di spalle”.

La terza occupazione si è verificata a San Lorenzo: nella sede di via dei Sabelli del liceo Machiavelli. “Gli studenti e le studentesse sono stanchi di sentirsi presi in giro dalle istituzioni che, invece che cercare di saldare i rapporti con noi, trovano sempre un modo per evitare un confronto serio e proficuo – scrivono in un comunicato gli studenti e le studentesse del ‘Machiavelli’ –. Il nostro istituto presenta problemi di carattere strutturale, specialmente in sede centrale, che a causa di organi istituzionali come Città metropolitana non si riescono a risolvere. Ricordiamo che uno studente ha rischiato di farsi molto male a seguito di una vicinissima caduta di una trave di legno chiodato dell’impalcatura del Villino Centurini, la sede centrale”.

Sale così a 15 il numero degli istituti occupati nell’ultimo mese, in cui rientrano anche Tasso, Visconti, Virgilio, Manara, Ripetta, Albertelli e Rossellini. Sulla questione si è espressa anche l’assessora alla Scuola del Comune, Claudia Pratelli: “C’è un movimento studentesco che attraversa la città che pone domande decisive sul modello di sviluppo – spiega – sulla qualità della scuola e che accende un faro su bisogni e fragilità nuove, come quello della salute mentale. È mia intenzione raccogliere la voce delle studentesse e degli studenti, tra i soggetti che hanno pagato più duramente il prezzo di questi anni di pandemia”.