5 Febbraio 2024 - 12:09 . Scuola

Le scuole di Roma diventano comunità energetiche. Pannelli fotovoltaici in quindici istituti

Una scuola
Una scuola

Le scuole di Roma diventano green. È stata approvata dalla giunta capitolina la delibera con l’elenco delle 15 scuole che sul tetto ospiteranno impianti fotovoltaici a servizio di comunità energetiche. Sono state coinvolte scuole primarie, secondarie e licei in diversi quartieri della città, una struttura per ogni municipio.

Il provvedimento consente all’ufficio Clima e al dipartimento Coordinamento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana), con il supporto del dipartimento Centrale appalti, di avviare la manifestazione di interesse per l’individuazione i soggetti interessati alla realizzazione degli interventi.

Al termine di un percorso di confronto con i diversi municipi sono stati indicate le seguenti strutture scolastiche: Municipio 1 – IC Umberto I – Dante Alighieri; Municipio 2 – Ic Montessori; Municipio 3 – Ic Piazza Capri; Municipio 4 – Ic Giorgio Perlasca; Municipio 5 – Ic Laparelli; Municipio 6 – Ic De Curtis; Municipio 7 – Ic Gianni Rodari; Municipio 8 – liceo Socrate; Municipio 9 – Ic Bernardini – scuola “Paola Sarro”; Municipio 10 – Ic Antonio Vivaldi; Municipio 11 – Ic Fratelli Cervi – Mazzacurati; Municipio 12 – Ic Largo Oriani plesso Manzoni e liceo Manara; Municipio 13 – Ic Antonio Rosmini; Municipio 14 – Ic Neruda, scuola primaria Selva Candida; Municipio 15 – Ic Lucio Fontana. 

Per i licei Socrate e Manara, che si trovano rispettivamente nei Municipi 8 e 12, è stata attivata la collaborazione con la Città Metropolitana per condividere il percorso di realizzazione degli interventi.

“Quindici scuole, una per municipio, installeranno pannelli fotovoltaici e attiveranno le prime comunità energetiche – commenta il sindaco Gualtieri -. Si tratta di un altro tassello del nostro impegno a trasformare Roma nella capitale anche della lotta al cambiamento climatico. Abbiamo già approvato il piano che punta a ridurre le emissioni e abbiamo definito la strategia di adattamento per mitigare l’impatto delle trasformazioni, anche veloci, a cui stiamo assistendo. Non possiamo più far finta di niente o peggio negare l’evidenza, dobbiamo muoverci. E Roma vuole essere in questo senso un vero e proprio laboratorio, pronto a lavorare con municipi, cittadini e associazioni. Lo dobbiamo ai romani e alle romane e, soprattutto, alle prossime generazioni”.