25 Luglio 2022 - 11:32 . Cronaca

La Sapienza dà l’ultimo saluto a Luca Serianni: camera ardente nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Funerali a Ostia

Luca Serianni (foto dalla pagina Facebook dell'Accademia della Crusca)
Luca Serianni (foto dalla pagina Facebook dell'Accademia della Crusca)

La Sapienza dà l’ultimo saluto al grande linguista Luca Serianni. È stata allestita lunedì 25 luglio, dalle 18 alle 2o, nell’Aula I della Facoltà di Lettere e Filosofia, la camera ardente per il docente emerito della Sapienza, illustre linguista e filologo, punto di riferimento nella cultura nazionale per gli studi sulla lingua italiana. Serianni è morto il 21 luglio all’età di 74 anni, dopo essere stato investito a Ostia, quartiere in cui viveva. Le sue condizioni erano apparse da subito gravissime.

A salutare per l’ultima volta il professore di storia della lingua italiana, in un’aula gremita di studenti e accademici, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

I funerali di Luca Serianni si sono svolti martedì 26 alle 10 nella chiesa di Santa Maria Regina Pacis (in piazza Regina Pacis, 13). In una chiesa gremita.

Socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia dei Lincei, vicepresidente della società Dante Alighieri, Serianni è stato curatore dal 2004 del dizionario Devoto-Oli, autore di molti volumi tra i quali la Storia della lingua italiana edita da il Mulino, direttore delle riviste «Studi linguistici italiani» e «Studi di lessicografia italiana» e collaboratore di diverse pubblicazioni dedicate alla linguistica. Tra i riconoscimenti internazionali aveva ricevuto la laurea honoris causa dall’Università di Valladolid e il dottorato honoris causa dell’Università di Atene.

Alla Sapienza ha insegnato Storia della lingua italiana fino al 2017, anno del suo pensionamento. Maestro amatissimo dagli allievi, ogni suo corso si concludeva con la standing ovation degli studenti. Nel 2017, dopo quarant’anni di attività didattica e accademica, aveva tenuto in una gremita aula 1 della Facoltà di Lettere la sua lezione di congedo, dal titolo Insegnare l’italiano nell’università e nella scuola. Tra le altre cose, in quell’occasione Serianni affermava che “Chi ha scelto di fare l’insegnante ha scommesso sui propri scolari e in generale sui giovani; insomma non può prendersi il lusso di essere pessimista” e manifestava il suo scetticismo sull’insegnamento a distanza.

Restando in contatto con la Sapienza anche dopo il pensionamento, Luca Serianni aveva prestato la sua consulenza, insieme alla collega Valeria Della Valle, per la supervisione del vademecum adottato dall’Università Scrivere con Sapienza – Manuale per testi chiari, corretti ed efficaci, firmandone l’introduzione.

Lo studio dell’italiano non ha costituito solo la sua professione, ma una grande passione alla quale ha dedicato tutta la vita. Molto attivo sulla scena culturale della Capitale e della sua Ostia, dove abitava da molti anni, teneva conferenze e partecipava a trasmissioni televisive, avvicinando anche il grande pubblico al fascino della lingua e del suo legame con la cultura.