22 Agosto 2022 - 17:14 . Scuola
I prof no vax torneranno in classe. Rusconi: “Serve chiarezza, i presidi non possono fare i virologi”
Niente didattica a distanza in caso di positivi in classe, mascherine solo per gli alunni a rischio di sviluppare forme gravi del virus e niente obbligo di vaccino per i professori: anche i docenti no-vax, dunque, potranno tornare a scuola. Queste le misure standard di prevenzione anti-Covid indicate nella circolare inviata venerdì 19 agosto dal ministero dell’Istruzione a tutti gli istituti scolastici italiani, in vista dell’avvio del nuovo anno. La nota si basa sulle linee guida emesse dall’Istituto Superiore di Sanità all’inizio di agosto.
Tra i dirigenti scolastici non mancano, però, le perplessità, come spiegato dal presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) di Roma, Mario Rusconi, che parla delle nuove misure come di una sorta di “libera tutti”. “’Servono indicazioni precise, presidi e insegnanti non possono trasformarsi in virologi – ha detto all’AdnKronos –. Queste linee guida sono un’interpretazione ottimistica per quanto riguarda l’accesso a scuola da parte del Ministero. Tuttavia, viene anche fatto presente che se peggiorerà l’andamento pandemico le regole potranno cambiare di conseguenza. Questo vale anche per gli insegnanti non vaccinati. In questo momento c’è un ‘liberi tutti’ e non possiamo fare altro che accettare queste decisioni. Ognuno si prenderà la sua responsabilità”.
Secondo il numero uno dell’Anp Roma, il rischio maggiore “è che qualche docente non vaccinato possa venire contagiato da qualche studente, magari asintomatico. Quasi tutti i nostri ragazzi sono vaccinati e chi rischia sono quei pochi insegnanti non ancora immuni”.
Al rientro in classe, il 12 settembre, mancano ancora alcune settimane, l’auspicio di Rusconi è che, nel frattempo, “si valuti la situazione attentamente e che ci vengano fornite indicazioni chiare e precise: presidi e insegnanti non possono trasformarsi in virologi“.