10 Settembre 2021 - 17:22
“Facciamo salpare la ricerca”: fa tappa a Roma la staffetta benefica contro i tumori infantili
Passerà anche da Roma la staffetta benefica “Facciamo salpare – decollare la ricerca”: gli atleti partiranno il 13 settembre da Padova e arriverà a Taranto il 18. “Oltre mille chilometri fatti quasi tutti di corsa” spiega Stefania Fochesato, responsabile dell’attività di fundraising della Fondazione “Città della Speranza”, che ha organizzato l’iniziativa.
L’evento, per cui lo Stato maggiore della Difesa ha concesso il patrocinio, mira a supportare il mondo oncologico pediatrico, tema centrale per la Fondazione Città della Speranza che si occupa di promuovere la ricerca scientifica contro le malattie tumorali. Come è stato spiegato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta il 10 settembre, nel salone di rappresentanza della Caserma “Palidoro” a Roma, sede del Comando Unità Mobili Specializzate dell’Arma dei carabinieri. Presenti, oltre alla dottoressa Fochesato, la professoressa Antonella Viola, virologa e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, il Generale di Divisione Massimo Mennitti, capo del V Reparto del comando generale dell’Arma dei carabinieri ed il Contrammiraglio Angelo Virdis, capo ufficio pubblica informazione e comunicazione della marina militare.
La staffetta, che vuole anche rendere omaggio alla memoria dei medici Giuseppe Basso e Modesto Carli, che hanno dedicato la propria vita alla ricerca oncologica, il 15 settembre farà tappa nella Capitale: prima alla sede del Coni, dove saranno accolti da una delegazione in rappresentanza del presidente Giovanni Malagò, che in un videomessaggio ha lodato l’iniziativa e poi in Vaticano. Una breve sosta prima di riprendere la corsa che, attraversando tutta l’Italia, arriverà fino a Taranto.
“Il Covid ci ha insegnato una cosa importante: che nulla è impossibile – spiega Antonella Viola –. In un anno siamo riusciti a ottenere un vaccino che ci sta aiutando ad uscire dall’incubo. E questo significa che, quando si mettono in campo le risorse necessarie e si uniscono le forze i risultati arrivano. Pensate cosa succederebbe se in tutto il mondo decidesse di concentrare tutte le energie e i fondi a disposizione per trovare una cura alle malattie oncologiche infantili”.