14 Dicembre 2021 - 17:28

Expo 2030, Gualtieri: “Ecco cinque ragioni per sostenere la candidatura di Roma”

Roberto Gualtieri durante la presentazione della candidatura di Roma per Expo 2030
Roberto Gualtieri durante la presentazione della candidatura di Roma per Expo 2030

Roma è il luogo ideale per ospitare Expo 2030″. Lo ha assicurato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo alla presentazione ufficiale della candidatura della Capitale al Bureau International des Expositions (Bie) in videoconferenza.

Una convinzione che il primo cittadino motiva con cinque ragioni. “Innanzitutto – spiega – Roma è una città unica che mostra la sua storia di migliaia di anni. A Roma si può osservare come si sono evoluti nei secoli i rapporti tra i popoli e i loro territori. Per Sigmund Freud, Roma era una metafora dei diversi strati della memoria umana. Come l’umanità, anche le città devono trovare un modo per volgere lo sguardo al proprio passato, per meglio progettare il proprio futuro. Una città in evoluzione come Roma è il luogo ideale per inquadrare una simile discussione”.

Seconda ragione: “Roma è la città con la cintura verde più estesa al mondo, con migliaia di ettari di parchi pubblici e spazi verdi urbani e più terreni agricoli di qualsiasi altro comune europeo – ha spiegato il sindaco –. Le caratteristiche ambientali e le opere idriche sono equamente distribuite in tutta la città e si intrecciano con l’assetto urbanistico di Roma. Questa integrazione tra città e campagna, così come gli stretti legami tra passato e presente, offrono un grande potenziale per ambiziose strategie di rigenerazione urbana. Una rigenerazione che deve ruotare intorno alla sostenibilità e considerare il rapporto tra i suoi cittadini e il loro ambiente di vita un valore fondamentale”.

E ancora, “terzo: Roma è un bastione della cultura e della scienza. Università e centri di ricerca così come accademie di tutto il mondo – ha proseguito Gualtieri – hanno dipartimenti a Roma, e ci sono forti connessioni con reti culturali e di conoscenza internazionali. D’altronde, Roma non è stata costruita solo dai romani. Popoli, esperienze e contaminazioni da tutto il mondo hanno contribuito al suo sviluppo. Vogliamo invitare queste accademie e università internazionali a concentrarsi sui vari temi proposti dall’Expo. Il nostro obiettivo è attivare partnership e collaborazioni con loro, così come con altre città e altri Paesi, per sostenere ricerche, studi, progetti urbani, innovazioni sociali e tecnologiche, convegni, master e dottorati e molto altro ancora”.

Quarto punto: “Roma è tradizionalmente una città aperta e inclusiva.
Oggi siamo attivamente impegnati in un programma di investimenti che oltre a migliorare la dotazione infrastrutturale della città, mira anche a colmare gap e disuguaglianze sociali. La nostra città ideale è policentrica e si basa sulla prossimità dei servizi, sulla cura e sulle relazioni tra le persone. Il coinvolgimento attivo della società civile svolgerà un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo, attraverso partenariati e sussidiarietà”.

Infine, ha sottolineato il primo cittadino della Capitale, “il prossimo Giubileo 2025 a Roma manderà un potente messaggio di inclusione, solidarietà e speranza. Sarà un passo molto importante per il rilancio della vocazione cosmopolita di Roma e la sua promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Questo evento ci darà anche la possibilità di riqualificare le già consistenti strutture ricettive della città, così da poter accogliere decine di milioni di visitatori in un contesto sicuro e ospitale”.

Esulta anche l’ex sindaca grillina, Virginia Raggi: “Daje Roma! Il sogno può avverarsi. Oggi l’Italia ha presentato al Bureau International des Expositions (BIE) candidatura e progetto di #RomaExpo2030. Uniti vinciamo la sfida per tutto il Paese. Luigi Di Maio e Roberto Gualtieri avanti così” scrive sui suoi profili social.