5 Ottobre 2021 - 0:58

Elezioni a Roma, sarà ballottaggio Michetti-Gualtieri. Raggi sconfitta: “Nessuna indicazione di voto”

Enrico Michetti e Roberto Gualtieri
Enrico Michetti e Roberto Gualtieri

Finisce l’era Raggi. La sfida che si giocherà il 17 e il 18 ottobre sarà tutta tra Centrodestra e Centrosinistra. Da una parte Enrico Michetti, il “tribuno radiofonico”, speaker e avvocato, che si è aggiudicato oltre il 30.2% dei voti , di cui buona parte è arrivata dalle periferie. Dall’altra Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia del governo Conte bis, forte in centro. Ha conquistato il 27% delle preferenze. Carlo Calenda (Azione) ottiene il 19.6%. Quarta la sindaca grillina uscente, Virginia Raggi, con il 19.2%.

Ma a votare è stata meno della metà dei romani. L’affluenza definitiva, infatti, è del 48.83%. Nel 2016 era stata del 50,15% (si era votato in un’unica giornata). Hanno votato 1.151.950 su 2.359.248 aventi diritto. Il II Municipio si conferma quello con la maggiore affluenza: 56,67 %.

Nel suo breve discorso alla stampa al The Hive Hotel all’Esquilino, la sindaca di Roma, Virginia Raggi è stata tradita dall’emozione: un groppo in gola e la voce rotta hanno accompagnato le sue parole di commiato (almeno da candidata), dal palco allestito nella sala conferenze dell’albergo dove ha seguito lo spoglio delle amministrative. Lì la prima cittadina uscente era affiancata da alcuni dei suoi fedelissimi in Campidoglio, il capogruppo Giuliano Pacetti e il consigliere Paolo Ferrara, e alcuni parlamentari tra cui Francesco Silvestri. “In primis voglio ringraziare tutti i cittadini per la fiducia, le migliaia e migliaia di persone che mi hanno appoggiato, le persone che hanno lavorato al mio fianco in tutti questi anni – ha detto –. Dopo 5 anni di attacchi violentissimi, anche personali, ai quali in pochi avrebbero resistito, ho ottenuto poco meno di quanto hanno totalizzato le corazzate di centrodestra e centrosinistra. E questo è un dato da tenere in conto e su cui nei prossimi giorni faremo necessariamente una riflessione”.

La sindaca uscente ha anche sottolineato che non darà indicazioni di voto: “Ringrazio ancora i cittadini che mi hanno dato fiducia e rassicuro che i vostri voti non saranno svenduti ai saldi di fine stagione – ha sottolineato –. Per essere molto chiari: io non darò indicazioni di voto al ballottaggio. Il voto è libero, i voti non sono pacchetti e i cittadini non sono mandrie da portare al pascolo. L’ho detto e lo ripeto: Roma prima di tutto. Noi andremo avanti comunque con un progetto, con coraggio e a testa alta”.

Ha detto, invece, Carlo Calenda nella conferenza stampa sui risultati elettorali a Roma, nel comitato di viale Trastevere: “Il nostro obiettivo non era una testimonianza, ma era arrivare a governare Roma. Se da un lato siamo contenti di essere arrivati a questo risultato, che apre ad una fase di lavoro a livello nazionale, dall’altro lato non c’è dubbio dispiace che i numeri attuali non ci vedano al ballottaggio” E ancora: “Noi abbiamo già detto che non faremo apparentamenti o alleanze. La ragione, al di là delle mie preferenze personali, è che questa lista è stato votata da cittadini di centro, di destra e di sinistra. Sarebbe scorretto prendere il loro voto e utilizzarlo per eventuali posizioni. Su eventuali indicazioni di voto, decideremo nei prossimi giorni”.

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