28 Settembre 2021 - 16:19 . Cronaca

Elezioni, 5 domande sul futuro di Roma. Cocco (Partito liberale europeo): “Le nostre proposte per la Capitale”

Giovanni Antonio Cocco
Giovanni Antonio Cocco

Telecamere e trappole fotografiche per incastrare chi abbandona i rifiuti in strada, incentivi all’utilizzo di minibus e più risorse e competenze per i Municipi. Sono alcune delle idee del Partito liberale europeo per il futuro della nostra città. A spiegarle è Giovanni Antonio Cocco, candidato all’assemblea capitolina nelle fila del Ple, che sostiene Enrico Michetti come aspirante sindaco di Roma alle elezioni del 3 e 4 ottobre. Cocco ha esposto le proposte del suo partito rispondendo a cinque domande.

RIFIUTI

La situazione dei rifiuti a Roma è critica. Cosa dovrebbe fare il futuro sindaco per cercare di risolvere questa emergenza?

“Intervenire massicciamente su Ama e sui vigili urbani per un’operazione a tenaglia. Stanare con telecamere, e trappole fotografiche chi sporca, chi consegna i rifiuti fuori orario e fuori bidone, così da evitare le scene drammatiche che purtroppo hanno fatto il giro del mondo su tutti i giornali portando un danno di immagine incalcolabile. L’immondizia per strada in piazza Cavour al mattino non deve essere più tollerata. Quindi servono ronde di vigili urbani, senza potenziare un settore che è già bene rappresentato, ma togliendo personale dagli uffici e concentrarlo nelle strade, come accade da decenni negli Stati Uniti. Vanno inoltre potenziati turni e mezzi di raccolta, che però immediatamente dopo dovrebbero essere veicolati verso termovalorizzatori da costruire e non soffocati nel vicolo cieco di discariche ormai sature”

TRASPORTI

A Roma il trasporto pubblico presenta numerose criticità. Per dirne una: le stazioni della metro di Castro Pretorio e Policlinico sono chiuse da quasi un anno. È possibile migliorare la situazione dei trasporti, favorendo forme di mobilità più sostenibili dellauto?

“Una mobilità sostenibile è fondamentale per la qualità della vita: il lavoro, la scuola, laccesso ai servizi, il turismo, lo svago, sono aspetti che incidono sulla salute delle persone, dellambiente e sullo sviluppo economico della città. Bus troppo grandi non sono favoriti nella circolazione in centro così come in periferia, semplicemente perché non possono fisicamente convivere con le troppe auto che, quindi, impediscono un deflusso regolare. Un danno per tutti, automobilisti, pedoni e cittadini in scooter. Quindi si devono usare di più i minibus che già transitano a Trastevere e nel Giardino Zoologico, oltre a quelli di taglia media, al posto dei classici lunghi, obsoleti e maggiormente inquinanti. In secondo luogo serve la ristrutturazione logistica di spostamenti e soste e parcheggi di scambio che permettano a chi arriva dalla periferia di lasciare l’auto nei pressi di una fermata della metro o del tram (zone obiettivo: Eur, Gianicolense, Castro Pretorio, Tuscolana). Va potenziato il trasporto ferroviario verso le periferie così da evitare l’uso dell’auto. E incentivati strumenti come i taxi collettivi per raggiungere l’obiettivo centrale: ridurre le auto in città. Si deve poi intervenire politicamente in Atac: un numero spropositato di dipendenti, non corroborato da risultati legati alla produttività, è contro tutti i principi liberali che si rispettino. Il Partito Liberale Europeo condivide appieno la proposta di Michetti: trasformare la Roma-Lido in una metropolitana di superficie ad alta frequenza. Tutto questo si può fare con un minimo investimento. A giovarne sarebbero i tanti pendolari e porterebbe benefici anche al turismo. La Roma-Lido risente delle gravi difficoltà di Atac che sta trasferendo irragionevolmente il servizio in capo alla Regione. Ridiamo dignità al trasporto della Capitale”.

CULTURA

Il Covid ha colpito duramente i luoghi della cultura: molti cinema e teatri della nostra città sono in crisi, alcuni hanno scelto di non riaprire. A Roma, inoltre, si stima che in dieci anni abbiano chiuso almeno 223 librerie. Come si può aiutare la cultura a ripartire?

“Noi del Ple siamo stanchi, come moltissimi cittadini, nel contare librerie e luoghi di aggregazione culturale che abbassano la saracinesca. Per ovviare a questo trend non è sufficiente però stanziare dei fondi o animare un’agorà che muova dall’amore per la cultura: occorrono figure professionali e qualificate che vengano messe nella sala macchina della città. Sgrammaticature come quelle andate in scena nell’ultima Giunta non sono ammissibili. Cultura è libri, ma anche scuola e giovani leve: dalla formazione nasce un seme di buon auspicio per il futuro. Ma se nessuno lo annaffia allora è davvero notte e non c’è luce in fondo al tunnel”.

TURISMO

La pandemia ha portato anche a una notevole riduzione del turismo, mettendo in crisi ristoranti, hotel e musei. Eppure il patrimonio storico-artistico è una delle maggiori ricchezze di Roma: come si può rilanciarlo?

“Rappresentanti di cittadini e operatori del turismo da tempo denunciano le condizioni di abbandono e degrado delle aree periferiche e centrali della Capitale, costantemente sopraffatte dalla sporcizia e dal degrado, che porta con sé anche fenomeni di criminalità, spaccio di droga e prostituzione. Questo dovrebbe essere il salotto buono della città, il suo biglietto da visita, invece gli ospiti delle tante strutture alberghiere vanno via disgustati. Il Partito Liberale Europeo ritiene che bisogni rimboccarsi le maniche e bonificare questo disastro. Necessario è anche intraprendere una serie di azioni finalizzate a dare lustro e soprattutto sicurezza ai cittadini”.

DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO

Roma è divisa in 15 Municipi che per estensione e densità abitativa rappresentano delle vere e proprie città. Spesso i minisindaci hanno lamentato di non riuscire a gestire i problemi dei propri territori a causa di competenze ridotte e e risorse scarse. Come dovrebbe cambiare il rapporto tra Comune e amministrazioni territoriali?

“I Municipi riflettono, sui singoli territori, le falle amministrative e burocratiche dalla ‘madre’ incarnata dalla Giunta. Se vogliamo ridare fiato ai quartieri e applicare in modo fruttuoso il concetto del decentramento, i Municipi vanno messi nelle condizioni di lavorare con strumenti, mezzi e competenze. La stagione del dilettantismo deve finire, così come quella della folle contrapposizione tra livelli diversi, così come avviene nelle regioni dopo il disastro del Titolo V: passaggio che è detonato in tutta la sua drammaticità durante la crisi pandemica. Roma ha bisogno di una rivoluzione liberale per tornare ad essere la Capitale d’Italia e la città moderna ed efficiente in cui i romani meritano di vivere”. 

 

RomaH24 ha proposto a tutte le liste candidate in consiglio comunale di presentare la propria idea di Capitale del futuro rispondendo a cinque domande su rifiuti, trasporti, cultura, turismo e decentramento. La redazione pubblicherà le risposte di tutte le liste che vorranno aderire all’iniziativa.