18 Gennaio 2022 - 17:35 . Cultura
Deserta l’asta del secolo: nessuna offerta per il Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi
Deserta l’asta per il Casino dell’Aurora. Nessuno, infatti, si è fatto avanti mettendo sul piatto i 353 milioni ovvero l’offerta base per aggiudicarsi il gioiello seicentesco di Villa Ludovisi (ma il valore stimato del gioiello ammonta a circa 471 milioni di euro), che custodisce al suo interno l’unico dipinto su muro di Caravaggio, oltre a un capolavoro ad affresco del Guercino.
La corsa dei rilanci si sarebbe potuta protrarre fino a 24 ore dopo la partenza dell’asta, martedì 18 gennaio alle 15, ma non ce n’è stato bisogno: nessuno si è fatto avanti. Risultato: l’asta è rinviata al 7 aprile.
Nei giorni scorsi su Change.org è stata lanciata una petizione, che ha raccolto quasi 40mila firme, indirizzata al ministro della Cultura Dario Franceschini, in cui si chiede allo Stato di utilizzare i fondi del Pnrr per rilevare il Casino dell’Aurora e sottrarlo ai privati.
Franceschini ha scritto al premier Mario Draghi e al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco per capire se e come il governo intenderà muoversi sulla questione. Su cui si era espresso anche lo storico dell’arte e docente universitario Tomaso Montanari: “Fermiamo questa vendita al miglior offerente – aveva detto in un’intervista a RomaH24 – Non è possibile vendere a qualche Paperone sparso per il mondo, la più bella villa di Roma, che contiene l’unico dipinto murale di Caravaggio, lo splendido Nettuno e Plutone, e l’Aurora del Guercino. Blocchiamo l’asta”. Al momento però nessun “Paperone” (tra i più quotati c’erano Bill Gates e il sultano del Brunei) si è ancora fatto, davvero avanti.
LEGGI: L’intervista a Tomaso Montanari (di Daniele Magrini)