7 Gennaio 2022 - 0:16 . Cronaca
Crisi del turismo a Roma, l’assessora Pratelli: “A rischio 8mila posti di lavoro”
Il Covid non molla la sua presa sulla Capitale, mettendo in crisi il settore turistico. La situazione è preoccupante, a tal punto che si rischiano fino a 8mila licenziamenti. A lanciare l’allarme è l’assessora a Scuola e Lavoro del Comune, Claudia Pratelli: “Roma non si può permettere 8000 licenziamenti – spiega –. Questi i numeri cui la Capitale rischia di andare incontro, secondo le stime dall’ente bilaterale Turismo per i prossimi mesi, a fronte della pesante crisi in atto. Nella Capitale il settore turistico è in piena emergenza”.
E ancora: “Alcuni tra i più grandi alberghi hanno aperto procedure di licenziamento collettivo e decine di altri di medie e piccole dimensioni si stanno già muovendo nella stessa direzione – continua Pratelli – il rischio di licenziamenti collettivi o individuali plurimi del personale si fa concreto e molto preoccupante. Chiediamo un tavolo al Governo: il fondo di 700 milioni stanziato in legge di bilancio serva per una nuova cassa Covid straordinaria per il turismo nelle città d’arte, che attraversano una crisi eccezionale. Mi unisco, inoltre, alle parole dell’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, per avviare nel Comune di Roma Capitale un lavoro di riflessione in questo senso, attraverso la convocazione di un consiglio comunale straordinario con i ministri competenti, per una strategia in grado di affrontare questa crisi che non ha precedenti”.
Un appello a cui si unisce anche Federalberghi Roma: “Da marzo 2020 – spiega il presidente Giuseppe Roscioli – sono chiusi 350 dei circa 1.280 hotel romani, ma a fronte della recrudescenza dei contagi e della sospensione degli aiuti governativi a lavoratori e imprese decine di altri sono ormai sul punto di interrompere l’attività. Veniamo giornalmente contattati da nuove imprese che ci chiedono come effettuare le procedure di chiusura, per questo appoggiamo pienamente l’iniziativa dell’assessore Onorato e dell’assessora Pratelli nell’auspicio che le istituzioni raccolgano subito il nostro grido di aiuto e fermino un’escalation negativa che sta ormai travolgendo il comparto portante dell’economia cittadina ed il suo estesissimo tessuto occupazionale”.