3 Gennaio 2023 - 11:11 . Cronaca

Coronavirus, evoluzione “imprevedibile”. Le ultime disposizioni del ministero della Salute

Un test anti-covid
Un test anti-covid

L’andamento dei contagi da Coronavirus potrebbe avere un’evoluzione “imprevedibile” secondo il ministero della Salute che, per contrastare il diffondersi dell’epidemia ha rilasciato una circolare (rilanciata dall’assessorato alla Sanità della Regione Lazio) che aggiorna sulle modalità di gestione dei casi e dei contatti con una persona positiva.

Le persone risultate positive a un test diagnostico molecolare o antigenico sono sottoposte alla misura dell’isolamento, con queste modalità: per i casi asintomatici da almeno 2 giorni l’isolamento può terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare per i casi che sono stati sempre asintomatici. L’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni con test negativo effettuato in una struttura sanitaria o in farmacia.

Per i soggetti immunodepressi l’isolamento può terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare negativo.

Per gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento può terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo. Resta obbligatorio, a termine dell’isolamento, l’uso di mascherine Ffp2 fino al decimo giorno dall’inizio dei sintomi o dal primo test positivo.

È raccomandato evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare. In caso di contatti stretti con casi positivi si applica il regime dell’autosorveglianza con uso obbligatorio della mascherina Ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo all’ultimo contatto stretto.

Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi è raccomandata l’esecuzione di un test molecolare o antigenico. Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto stretto.