15 Marzo 2022 - 17:03 . Media
“Caro amico russo ti scrivo…”, il contributo alla pace che ognuno di noi può dare
RomaH24 lancia la campagna #caroamicorussotiscrivo.
QUI il testo in inglese/Here the text in english
QUI il testo in russo/Ниже текст на русском
Il direttore Luigi Carletti ha scritto una email a Ivan, suo collega di San Pietroburgo, il cui testo pubblichiamo qua sotto come possibile esempio per chiunque voglia seguire questa iniziativa.
Chi ha contatti (amici, parenti, colleghi o anche semplici conoscenti) in Russia, o anche in altre parti del mondo, può inviare questo messaggio o uno simile. Si potrà così formare una rete di maggiore consapevolezza da cui certamente scaturirà qualcosa di importante. Perciò provate a pensare a chi conoscete, frugate tra le vostre conoscenze, tra i ricordi e gli indirizzi, rivoltate le vostre agende digitali e cartacee: e scrivete. È una delle poche cose concrete che oggi ciascuno di noi può fare per la pace. Facciamolo!
Sappiamo bene che le comunicazioni sono controllate. Sappiamo che c’è la censura e c’è una propaganda fortissima che al popolo russo racconta quotidianamente una storia molto diversa dalla realtà. Ma l’interconnessione globale è ormai superiore a qualsiasi tentativo di frenare le comunicazioni. Il nostro è un tentativo di campagna per fermare la guerra, per aiutare i cittadini russi a comprendere che cosa sta davvero avvenendo in Ucraina. È una piccola cosa, ne siamo coscienti, ma se saremo in tanti sarà un po’ più grande.
Questo il testo della lettera del direttore di RomaH24:
Caro Ivan
Ti scrivo per condividere con te un forte senso di dolore e di incredulità per quanto sta avvenendo in Ucraina.
Il massacro che l’esercito russo sta attuando si prefigura come uno dei crimini più orribili mai compiuti da un Paese verso un altro Paese. Sappiamo che a molti di voi stanno arrivando notizie diverse, ma purtroppo la realtà è questa: in Ucraina stanno morendo migliaia di persone innocenti. Bambini, donne, anziani, uomini che fino a pochi giorni fa conducevano una vita assolutamente normale: è una strage assurda. E stanno morendo tanti giovani soldati russi, ma anche su questo a voi non stanno dicendo niente o, peggio, vi stanno raccontando storie lontanissime dalla realtà.
So bene che è difficile fare qualcosa, ma ti prego almeno di provare a informarti da fonti non controllate dalla propaganda ufficiale. E ti prego anche di pensare che cosa proveresti se quello che sta avvenendo oggi in Ucraina, domani dovesse accadere nella tua città e alle persone che ami di più.
Bisogna sapere che cosa sta succedendo davvero. Per fermare la guerra. Per fermare una strage il cui enorme disonore rischia di ricadere per generazioni sul popolo russo. Il mondo civile vi guarda: ognuno faccia qualcosa. Quello che si può. Quello che serve.
Con amicizia
Luigi Carletti