21 Dicembre 2021 - 11:40 . Cronaca
Bimbo autistico rimproverato in un negozio dei Parioli, la mamma: “Nel 2021 c’è ancora gente così”
Una storia di quelle che non avremmo mai voluto leggere, e non solo per il periodo natalizio, certe cose non dovrebbero mai accadere. Un bambino di otto anni è stato rimproverato da alcuni clienti in un negozio dei Parioli, il motivo? Era troppo “agitato”.
A raccontare la vicenda è la mamma, Vanessa, che si sfoga in un post su Instagram: “Ero con lui a fare la spesa in un negozio dove vado sempre e dove ci conoscono molto bene. Leone era in una giornata agitata, più del solito, lascio quindi immaginare. Facendo i suoi salti e movimenti ha dato fastidio a una signora che si è messa a urlare con tono molto infastidito “basta bambino, sei troppo agitato, basta”. Mi avvicino e le dico: “Mi scusi signora, non è un bambino agitato, è autistico e scarica così la tensione a volte”. In quel momento un signore mi si avventa contro dicendomi: “E chi se ne frega! Lei è solo una maleducata che se ne approfitta!”.
Continua il post: “Sono rimasta senza parole, l’unica cosa che sono stata in grado di dirgli è stata: ‘Che schifo!’. Nel 2021 è ancora pieno di gente così. Razzista, non inclusiva, ignorante, a disagio e indifferente. Sì indifferente perché in quel negozio dove ci adorano e ci conoscono, sono stati tutti zitti e solo capaci di commentare ‘Sei stata bravissima’, dopo che i clienti erano usciti. Nonostante io sia ipersensibile, riguardo mio figlio poche cose ormai mi spostano. Ma questa cosa mi ha distrutto la giornata”.
A commento del post, a dozzine sono giunti messaggi di solidarietà per mamma Vanessa e di biasimo per i due clienti. “Un grazie a tutti voi, che avete dato voce a me e Leone — scrive Vanessa —. Amici, famiglia, persone che ci conoscono e non, giornalisti e many more. Avevo scritto quella story di sfogo senza aspettarmi nulla e invece sono stata avvolta da una raffica di amore e solidarietà! Siamo stati in tanti e la voce si è alzata! Il silenzio è l’indifferenza non solo fanno male, aumentano il problema. Questo era un episodio dì tanti, uno più spiacevole dì altri. Una realtà. Grazie anche a chi ha voluto condividere con me le proprie esperienze e i propri figli speciali. Lo so che siamo molti di più di quanto si possa immaginare. Better together. Stronger together. Grazie dì cuore”.