20 Settembre 2021 - 7:13 . Scuola
Allarme dei presidi sulla quarantena. L’Anp scrive alla Regione: “Così è peggio dell’anno scorso”
Falle nel rapporto tra Asl e istituti scolastici e difficoltà nella gestione delle quarantene. Sono i problemi dalla presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) del Lazio, Cristina Costarelli, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Nicola Zingaretti, agli assessori Alessio D’Amato (Sanità) e Claudio Di Berardino (Scuola) e al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale (Usr) Rocco Pinneri.
A una settimana esatta dall’inizio delle lezioni, a preoccupare i dirigenti scolastici, più che il controllo dei Green pass, è la gestione delle quarantene. “È necessario trovare un altro sistema per le quarantene. Immaginare di fare un altro anno così non è percorribile. Sarà ancora più faticoso dello scorso anno” ha spiegato Costarelli all’agenzia Dire.
Attualmente le quarantene sono modulate in tre diverse tempistiche: 7 giorni per i vaccinati, 10 per i non vaccinati, 14 per chi non vuole sottoporsi al tampone. “È una gestione ancora più faticosa dello scorso anno – ha commentato la presidente di Anp Lazio – se la situazione resta così mi chiedo cosa sia cambiato dall’anno scorso. Non parlo da esperta, ma così passa il messaggio che il vaccino non serva a nulla“.
Costarelli ha ribadito queste problematiche in una lettera, inviata ai vertici della Regione e all’Usr: “Tutto l’impegno di segnalazione, di rilevazione dei tracciamenti, di trasferimento delle comunicazioni, di controllo di fine quarantena ricade sulle scuole – scrive la preside del liceo Newton a Roma – con un carico di lavoro significativo a fronte di organici amministrativi sottodimensionati e di compiti che rientrano in modo evidente nelle competenze degli organi sanitari e non in quelli delle istituzioni scolastiche”.
Nella lettera Costarelli evidenzia anche alcune difficoltà di comunicazione tra scuole e Asl. “Si evidenzia anche quest’anno l’avvio di una procedura non rispondente ai protocolli per cui dovrebbero essere le Asl a comunicare i casi di positività alle scuole; avviene infatti regolarmente il contrario da settembre 2020 – si legge nella lettera – per cui le scuole, invece, ricevono le comunicazioni dalle famiglie con esiti dei tamponi e devono anche occuparsi di comunicare alle Asl informazioni sulla comparsa dei sintomi: è evidente che in tal modo le scuole si trovano a raccogliere e a trattare dati sensibili senza averne né la competenza né l’autorizzazione e non intendono procedere su questa linea per l’anno scolastico 2021-2022″.
L’Anp chiede per questo “di convocare al più presto un tavolo tecnico per analizzare le criticità e trovare strade di soluzione sostenibili per le scuole“.