9 Dicembre 2021 - 18:53 . Media
Typimedia alla “Nuvola”, libri ed evento: fa centro la narrazione dei quartieri romani
Nel successo generale di “Più libri, più liberi”, la rassegna che ha raccolto a Roma tante piccole e medie aziende editoriali, convogliando nella Nuvola oltre 90.000 visitatori, spicca il consolidamento della presenza di Typimedia, editore anche di “Romah24”. Con un riconoscimento di pubblico, ma anche di critica, all’esperienza della narrazione dei quartieri di Roma; dai libri sulla storia, alla memoria in bianco e nero della collana “Come Eravamo”, alle meraviglie fatte emergere strada per strada, piazza per piazza, nei volumi che narrano scoperte e sorprese, ben oltre i tradizionali circuiti del turismo classico capitolino.
L’afflusso allo stand di Typimedia è stato costante durante tutti i cinque giorni della rassegna. Fitto il dialogo con gli utenti: tanti i lettori soprattutto romani, che proprio ai volumi dedicati ai quartieri hanno dimostrato di essere affezionati.
Nella classifica delle vendite, allo stand Typimedia, il podio è andato ai volumi della collana “La Storia di Roma”. In particolare, hanno primeggiato i nuovi titoli dedicati a Cinecittà-Don Bosco, Monti e Trastevere.
La mission di far emergere le identità dei quartieri romani è stata anche la carta vincente per il successo dell’evento che Typimedia ha organizzato per la prima volta alla Fiera dell’editoria. Nel pomeriggio di sabato il talk show “Quanto sei bella Roma, tra Storia e Canzoni d’autore”, condotto da Ernesto Assante, ha portato all’Auditorium non meno di cinquecento persone. Luca Barbarossa, Francesca Reggiani e Carl Brave, non hanno genericamente parlato del legame forte con Roma, ma di quanto i loro quartieri abbiano influenzato anche la propria creatività. Ecco, dunque, delinearsi, tra ricordi, suggestioni e battute, la Trastevere di Carl Brave, Monteverde secondo Luca Barbarossa, i ricordi di Corso Trieste di Francesca Reggiani.
Un mix genuino di affetti che non si perde nella variegata miscellanea della Capitale, ma resta specifico per tante parti di una città che, come ha sottolineato l’editore di Typimedia, Luigi Carletti, “va riscoperta con amore anche laddove è meno conosciuta. Così da preservarne l’unicità“.