26 Settembre 2021 - 13:50 . Cronaca
Elezioni, 5 domande sul futuro di Roma. Bianchi (Roma Ecologista): “Differenziata al 70% e trasporto pubblico gratuito”
Raccolta differenziata al 70%, riduzione della produzione dei rifiuti e trasporto pubblico gratuito per tutti. Questi i punti del programma della Roma futura spiegati da Alessandro Bianchi, capolista di Roma Ecologista, lista che sostiene la ricandidatura di Virginia Raggi (Movimento Cinque Stelle) a sindaca di Roma. Gli abbiamo chiesto di presentare la propria idea di città rispondendo a cinque domande sul futuro della Capitale.
RIFIUTI
La situazione dei rifiuti a Roma è critica. Cosa dovrebbe fare il futuro sindaco per cercare di risolvere questa emergenza?
“Il problema dei rifiuti va affrontato applicando la delibera 104 del 2014 che indica le azioni da intraprendere: riduzione della produzione (commerciale e familiare), raccolta differenziata al 70%, riciclo, impianti tecnologici che non contrastano queste tre azioni. Poi bisogna obbligare la Regione che è inadempiente ad assolvere al suo compito di garantire lo smaltimento”.
TRASPORTI
A Roma il trasporto pubblico presenta numerose criticità. Per dirne una: le stazioni della metro di Castro Pretorio e Policlinico sono chiuse da quasi un anno. È possibile migliorare la situazione dei trasporti, favorendo forme di mobilità più sostenibili dell’auto?
“Per migliorare la mobilità a Roma bisogna diminuire drasticamente il numero delle automobili che circolano. Per farlo è necessario che il trasporto pubblico faccia un grande salto di qualità con tre tipi di azioni mirate: realizzare una rete di tram estesa per 100 chilometri, quattro volte quella attuale, aumentare l’efficienza di tutti i mezzi di trasporto pubblico applicando le più innovative tecnologie digitali, accompagnare la transizione verso una mobilità sostenibile con un provvedimento economico straordinario, ovvero il trasporto pubblico gratis per tutti”.
CULTURA
Il Covid ha colpito duramente i luoghi della cultura: molti cinema e teatri della nostra città sono in crisi, alcuni hanno scelto di non riaprire. A Roma, inoltre, si stima che in dieci anni abbiano chiuso almeno 223 librerie. Come si può aiutare la cultura a ripartire?
“I locali dedicati allo spettacolo hanno subito un impatto violento dalla chiusura causata dalla pandemia. Ora vanno accompagnati con adeguati sostegni economici nel percorso di progressiva riapertura che si sta avviando. Quanto alle librerie, va messo a punto un apposito piano di salvaguardia che le valorizzi come bene culturale, a prescindere dalla loro essenza di esercizio commerciale per la quale la concorrenza di altre modalità di distribuzione e vendita è ormai soverchiante. Più in generale va incrementato l’investimento che il nostro Paese fa in cultura in cultura, pari allo 0,15 del Pil (prodotto interno lordo, ndr) contro una media europea dello 0,4”.
TURISMO
La pandemia ha portato anche a una notevole riduzione del turismo, mettendo in crisi ristoranti, hotel e musei. Eppure il patrimonio storico-artistico è una delle maggiori ricchezze di Roma: come si può rilanciarlo?
“I flussi turistici riprenderanno rapidamente con l’affievolirsi della curva pandemica, quindi si tratta di andare incontro a quelle situazioni in cui la crisi che si è determinata è irreversibile. Ma il discorso prioritario deve riguardare l’enorme patrimonio archeologico, architettonico e artistico presente a Roma che costituisce la sua maggiore risorsa e per il quale vanno portati a compimento interventi fondamentali elencati nel nostro programma, primo fra tutti il Parco dei Fori e dell’Appia Antica”.
DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO
Roma è divisa in 15 Municipi che per estensione e densità abitativa rappresentano delle vere e proprie città. Spesso i minisindaci hanno lamentato di non riuscire a gestire i problemi dei propri territori a causa di competenze ridotte e e risorse scarse. Come dovrebbe cambiare il rapporto tra Comune e amministrazioni territoriali?
La questione della ripartizione delle competenze e delle risorse va affrontata alla luce di una novità da introdurre nelle scelte urbanistiche. Si tratta delle cosiddette ‘città di prossimità’, ovvero di ambiti urbani nei quali l’accessibilità ai servizi di livello intermedio possa avvenire in un tempo ragionevolmente limitato a piedi, in bicicletta e con mezzi ecologici. Poiché i Municipi hanno la dimensione di vere e proprie città, è al loro interno che il raggiungimento della condizione di prossimità va prontamente avviata, ance con una fase iniziale di sperimentazione”.
RomaH24 ha proposto a tutte le liste candidate in consiglio comunale di presentare la propria idea di Capitale del futuro rispondendo a cinque domande su rifiuti, trasporti, cultura, turismo e decentramento. La redazione pubblicherà le risposte di tutte le liste che vorranno aderire all’iniziativa.