28 Settembre 2022 - 12:03 . Scuola
Liceo Cavour, crolla il soffitto e scatta la protesta degli studenti: “Vogliamo scuole sicure”
“Le scuole crollano, le vogliamo resistenti”. Lo scrivono su uno striscione gli studenti e le studentesse del liceo Cavour in via delle Carine a Roma, che nella mattina di mercoledì 28 settembre hanno protestato per sottolineare lo stato fatiscente dell’edificio scolastico. Secondo il racconto di un ragazzo, pochi giorni fa, nel bagno del secondo piano, una sbarra di ferro di minute dimensioni ma di notevole peso si è staccata ed è caduta sulle sue spalle. Secondo altre testimonianze, una classe non è agibile a causa delle “infiltrazioni maleodoranti” del soffitto.
Per questo prima di entrare in classe, alle 8, i giovani del liceo hanno organizzato un’azione “per mostrare il loro sdegno nei confronti di un’istituzione scolastica che trascura sempre maggiormente le condizioni in cui versano gli istituti”, scrivono i ragazzi e le ragazze del Collettivo Tommie Smith.
“Saremo sempre al fianco di chi lotta per avere spazi sicuri, il problema dell’edilizia scolastica va risolto in maniera strutturale e nell’immediato – ha dichiarato la Rete degli studenti Medi –. Noi lo abbiamo chiesto e lo continuiamo a chiedere con la campagna ‘Fateci Spazio’ insieme al sindacato degli edili”.
Proteste anche al liceo Argan, dove a scatenare la mobilitazione è stato il risultato delle elezioni politiche del 25 settembre, che hanno visto trionfare Fratelli d’Italia, con la sua leader, Giorgia Meloni. I giovani del liceo artistico ‘Argan’, in zona Tuscolana, hanno organizzato una mobilitazione fuori dai cancelli della scuola “per contestare le forze di centro-destra che negli anni, insieme al centro-sinistra, si sono rivelati i principali attori nell’oppressione dei diritti che riguardano e coinvolgono noi studenti”, scrivono in un comunicato diffuso sui canali social del collettivo di istituto.
“Nei quartieri e nelle scuole di periferia prevalgono maggiormente le categorie che risentono maggiormente la crisi di questo governo – si legge ancora nella loro nota – vediamo quanto il carovita, le bollette che si alzano, un’economia di guerra che taglia fondi alle scuole e i diritti messi in discussione, rappresentino un problema reale e concreto che va combattuto con l’opposizione”.