21 Maggio 2019 - 16:24 . Flaminio-Parioli . EXTRANEWS

Vi raccontiamo la storia del miracolo nel Flaminio-Parioli a cui è dedicata una targa in via dei Podesti

La targa in memoria del "miracolo di via Podesti"
La targa in memoria del "miracolo di via Podesti"

Passeggiando per le strade del Flaminio-Parioli, non è raro imbattersi in targhe e incisioni commemorative. Dagli astronauti che compirono la prima missione sulla luna, ai partigiani che persero la vita lottando per la libertà degli italiani, passando per intellettuali e pittori, le lastre di marmo attaccate alle facciate degli edifici sono dedicate a diversi personaggi storici.

Ma una in particolare attira l’attenzione. Più delle altre. Si trova in via dei Podesti. È il ricordo di un “miracolo”. “Pierfranco Vittozzi, salvato da Domenico Ferri, per l’intervento di Santa Rita, mentre cadeva dal sesto piano, ricorda a tutti i passanti cosa possa l’umana pietà quando è sostenuta dalla fede. 17.12.1946“, recita la targa all’altezza del civico 6.

A ricostruire la bella storia di Pierfranco è Fabiana Ferri, nipote di Domenico, sul suo blog “Chiamatemi Lucrezia!”. La mattina del 17 dicembre 1946, Pierfranco è un bimbo di un anno e mezzo e resta in casa da solo per qualche minuto. Giusto il tempo necessario a sua madre Maria per scendere in strada e riempire una bacinella con l’acqua della fontanella. La donna è in fila, in attesa del suo turno, quando via dei Podesti piomba nel caos.

Pierfranco si sta pericolosamente sporgendo dalla finestra del sesto piano. In un lampo, Maria è dentro il palazzo, per salire nell’appartamento. Ma sei piani a piedi sono tanti. E la mamma lo sa bene, mentre si affanna per le scale invocando Santa Rita. Nel frattempo, per la strada, la folla è nel panico. Tutti guardano verso l’alto, urlano o piangono. Per questo Domenico Ferri, che in viale Pinturicchio ha il suo negozio, esce a controllare che succede. Appena capisce la situazione, non ci pensa due volte: si piazza sotto alla finestra da cui sporge il bambino. Accanto a lui, il portiere del palazzo, il signor Malaguti.

Non passano molti minuti prima che il piccolo perda l’equilibrio e inizi a precipitare verso l’asfalto. Un istante prima dell’impatto, il custode dello stabile sviene. Domenico, invece, riesce a prenderlo. E a salvarlo. Finalmente il Flaminio-Parioli può tirare un sospiro di sollievo: Pierfranco è vivo e sta bene, si è solo lussato un’anca. Il suo angelo custode, invece, la spalla. Grazie all’eroico gesto di un commerciante coraggioso, il bambino è diventato un adulto e ha potuto vivere la sua vita.