6 Aprile 2023 - 14:30 . Flaminio-Parioli . Ambiente
Un bando unico da 100 milioni per il verde di Roma. Nel piano anche Villa Ada e Villa Borghese
Cento milioni di euro per lo sfalcio del verde e la potatura degli alberi dal 2024 al 2026 nei 15 Municipi di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, hanno presentato il bando unico che interesserà 400mila metri quadri di verde cittadino, eccetto le aree inferiori sotto i 20mila metri quadri che spettano ai Municipi e il X Municipio che dal 2010 gode del decentramento su questa materia.
Sono incluse, invece, le ville storiche, in particolare Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese e la pineta di Castel Fusano, riserve, parchi, roseti, giardini e i 340mila alberi della Capitale, passando da un approccio incentrato sulla semplice manutenzione a quello di una cura del verde considerata in tutti i suoi aspetti. Il bando è stato pubblicato lo scorso 31 marzo, scadrà il prossimo 4 maggio e gli interventi partiranno a regime dalla primavera 2024 e tra gli interventi sono compresi anche le concimazioni, i trattamenti endoterapici, fino alle prove di trazione.
“Questo bando segna un salto di qualità importantissimo sul verde di Roma che è un bene prezioso da curare — commenta Gualtieri —. Questo piano ci consente di programmare gli interventi di sfalcio e potatura degli alberi in modo adeguato al nostro patrimonio. Ci saranno tre sfalci per area verde l’anno e 70mila potature con l’obiettivo che ogni albero dei 340mila sia curato ogni cinque anni. Ci sarà un responsabile per Municipio”. Insomma, si passa “dalla manutenzione alla cura — ha aggiunto Gualtieri —. Ogni albero avrà la sua cartella medica, si saprà quando e stato potato, quando andrà potato nuovamente e ci sarà sempre un agronomo che controllerà i lavori di potatura”.
Ogni lotto verrà affidato a un’impresa diversa, tutte in grado di rispondere a rigidi criteri di selezione tali da garantire un sensibile incremento del livello del servizio, il rispetto delle forme di disincentivo al subappalto e una sostanziale riduzione dei disagi al cittadino in termini di qualità del lavoro, durata e sicurezza.