16 Giugno 2021 - 23:00 . prati . Ambiente

Tevere, rimosso barcone di quasi trenta metri. Zingaretti: “Operazione per la navigabilità del fiume”

Il relitto rimosso
Il relitto rimosso

Affondato nel Tevere durante la piena del dicembre 2008, poi trascinato sotto la banchina tra ponte Umberto I e ponte Sant’Angelo durante quella del 2010. Dopo 13 anni, un altro dei 21 relitti navali che costellano il tratto del fiume che attraversa Roma è stato recuperato dal fondale grazie all’intervento della Regione, che lo ha finanziato, e alla Capitaneria di porto capitolina, che ha eseguito il recupero con la collaborazione di una ditta di Fiumicino. L’imbarcazione è lunga 28 metri e larga 5.

Nel pomeriggio del 16 giugno, ad assistere alla rimozione del relitto erano presenti il governatore Nicola Zingaretti e il comandante Antonio D’Amore, insieme all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Mauro Alessandri.

“Ringrazio la Capitaneria perché quello che sta avvenendo è figlio di una collaborazione tra Regione, la stessa Capitaneria, i comuni di Roma e Fiumicino, l’Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno Centrosettentrionale e di bacino, che è deputata a gestire questa parte di fiume – ha commentato Zingaretti -. Li cito volutamente per dire quanto è complicato fare delle cose che sembrano semplici, ma ce l’abbiamo fatta. Grazie alla collaborazione sta andando avanti un progetto rivoluzionario, erano 22 le barche che sono state individuate per essere rimosse nel tratto del Tevere interessato. Siamo a metà strada e questo è sicuramente il recupero del relitto più grande. È un atto di amore per Roma e per il nostro Tevere, ma soprattutto è il pezzo di costruzione di un progetto che non è più del futuro, ma è iniziato, è l’idea della navigabilità del Tevere anche in questa tratta”.

Le operazioni di smaltimento saranno svolte da ditte specializzate incaricate dalla Regione, al fine di garantire il mantenimento dei massimi standard di sicurezza, salvaguardia ambientale e tutela della navigazione.