9 Settembre 2020 - 19:00 . FuoriQuartiere . EXTRANEWS
Questa è la storia della stazione ferroviaria fantasma progettata lungo la ciclabile Aniene
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di Antonio Tiso
C’è un rudere lungo la pista ciclabile Aniene di cui quasi nessuno conosce l’origine. È un oggetto misterioso, a pochi passi dal Belvedere Ugo Forno. Sono le rovine fantasma della «Nuova fermata Villa Savoia per alte personalità». Così veniva indicata, nei progetti dell’architetto Gino Rossi tra il 1939 e il 1941, una piccola stazione ferroviaria che avrebbe dovuto sorgere al chilometro 8.381 della linea Roma-Orte, poco distante da Ponte Salario. È quanto emerge dalle ricerche di Lorenzo Grassi, giornalista, speleologo, attivista green e appassionato di storia.
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L’esigenza di facilitare gli spostamenti su ferro delle teste coronate si era già manifestata in passato. L’11 maggio 1916 la tredicenne Mafalda di Savoia aveva annotato nel suo diario di aver preso al Ponte Salario un treno con direzione Udine. I convoglio in quella occasione era stato fatto fermare in aperta campagna per far salire i reali.
Il rustico, insieme a una piccola pensilina rimase a sfidare il trascorrere del tempo, è dimenticato e semi-sconosciuto. Lo si vede solo in una rara immagine degli anni Sessanta, con una locomotiva E.636 che passa accanto. Poi quel poco che restava della “stazione del Re” fu demolito quasi completamente nei primi anni Ottanta per i lavori di ammodernamento della ferrovia.