6 Settembre 2020 - 11:39 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Olimpica, lo sgombero non cancella i danni ambientali: così viene sfregiato il Tevere
Un impressionante cumulo di rifiuti riversato nelle acque del Tevere. Nonostante lo sgombero dello scorso 11 agosto, il campo nomadi di via del Foro Italico continua a lasciare degli strascichi a livello soprattutto ambientale.
Le immagini scattate da Giulio Anticoli, commerciante e residente del Trieste-Salario, nonché presidente di Roma Produttiva, fotografano una gravissima situazione sotto al ponte dell’Olimpica, proprio nei dintorni dell’ormai ex terra dei fuochi. Una denuncia, questa, ripresa anche dall’assessore all’Ambiente del II Municipio Rosario Fabiano, che punta il dito contro l’amministrazione comunale: “Ho sentito grandi trionfalismi su questa operazione. Ora? Che fine avete fatto? Dove siete? Dove sono la sindaca, il Prefetto e le autorità fluviali davanti alla soluzione di questo scempio ambientale? Porterò presto nelle sedi opportune la richiesta di intervenire su questa e le tante altre situazioni di abbandono in cui versano le rive e il letto del Tevere”.
Da tempo, infatti, lo stato del fiume è motivo di grande preoccupazione per cittadini e associazioni. A partire dalla morìa dei pesci, a cui per ora è stata data una spiegazione soltanto parziale. Secondo i rilevamenti di Arpa e Asl infatti, nel Tevere è presente “un notevole carico organico”, forse legato alle forti precipitazioni avvenute il 4 luglio, che potrebbero aver innescato “fenomeni di anossia“, vale a dire mancanza di ossigeno.
E ancora numerose altre discariche – come quella sotto al ponte dell’Olimpica o anche peggio – che richiederebbero una bonifica urgente.
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