28 Febbraio 2021 - 7:40 . Flaminio . Cronaca
L’As Roma rinuncia a fare lo stadio a Tor di Valle, torna in ballo l’ipotesi Flaminio
La As Roma ha rinunciato alla realizzazione del progetto dello stadio a Tor di Valle. La decisione è contenuta in un passaggio di una delibera del Cda della società giallorossa.
“Il Consiglio di Amministrazione – si legge nella delibera -, riunitosi in data odierna, sulla base degli approfondimenti condotti da advisor finanziari, notarili e legali di primario standing, nonché alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale, ha verificato che non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse all’utilizzo dello stadio da realizzarsi nell’ambito dell’attuale progetto immobiliare relativo all’area di Tor Di Valle, essendo quest’ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione”.
L’abbandono del progetto dell’impianto di Tor di Valle, fortemente voluto dalla precedente proprietà romanista, non esclude l’utilizzo di quella stessa area per la realizzazione dell’impianto. Nella delibera, infatti, si legge: “la società conferma l’intenzione di rafforzare il dialogo con l’Amministrazione di Roma Capitale, la Regione e tutte le Istituzioni preposte, le università di Roma e le istituzioni sportive, per realizzare uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio, discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle, e valutando tutte le possibili iniziative a tutela degli interessi della società, di tutti i suoi azionisti e dei suoi tifosi”.
Tra le alternative, rientra anche quella dello stadio Flaminio, già paventata negli ultimi tempi, quando l’ipotesi del progetto di Tor di Valle sembrava poter tramontare, e su cui l’As Roma Nuoto ha presentato un progetto di riqualificazione a Roma Capitale, proprietaria dell’impianto.
In questo senso sono arrivate le parole di Stefano Fassina, consigliere di SpR (Sinistra per Roma), che in una nota ha dichiarato: “Ora, va seriamente affrontato il problema dello stadio della Roma e dello stadio della Lazio. A partire dalla ristrutturazione del Flaminio, si possono, anzi si debbono, trovare soluzioni adeguate, senza sacrificare l’interesse pubblico“.
L’ipotesi dello stadio Flaminio come nuova casa della Roma
L’idea del Flaminio nasce anche dall’approvazione del Decreto Semplificazione lo scorso luglio, che ha inserito una deroga ai vincoli architettonici presenti, consentendo in questo modo di uscire dalla paralisi burocratica che ha portato all’abbandono dello stadio progettato dall’architetto Luigi Nervi.
Altro vantaggio nello scegliere lo stadio Flaminio come nuova casa dell’AS Roma sarebbe quello dei trasporti pubblici: a differenza di altre aree, il nuovo impianto sarebbe ben collegato grazie alla rete tranviaria già presente (quella del tram 2), che a sua volta è già connessa con la fermata della Metro A di piazzale Flaminio.
Ci sono anche delle problematiche, tuttavia, nella scelta di questa area, come la mancanza delle distanze di sicurezza nei prefiltraggi per l’accesso allo stadio durante le partite e la presenza di imponenti palazzi intorno alla zona che sarebbe di difficile gestione in caso di disordini, oltre che la mancanza di un numero adeguato di parcheggi.
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