7 Ottobre 2020 - 18:57 . trieste-salario . Cronaca

II Municipio, attacco dei Radicali alla maggioranza: “Alle elezioni urge un’alternativa”

La sede del Municipio di via Dire Daua
La sede del Municipio di via Dire Daua

Il gruppo dei “Civici, Radicali e Volt” contro il II Municipio. In un comunicato, i consiglieri Coletta e Leccese si scagliano contro la maggioranza. E chiedono a gran voce “un’alternativa vincente per le prossime elezioni che superi l’inadeguatezza della presidenza uscente”.

Paolo Leccese

L’attacco è alla minisindaca Francesca Del Bello: ” Da troppo tempo assistiamo ormai a scelte unilaterali da parte della presidente. Scelte discutibili e non condivise, come quella di presentare Rino Fabiano come assessore “civico”, come quella di cambiare membri della giunta dalla sera alla mattina, come quella di far eleggere come vice presidente vicario (Holljwer Paolo, ndr) una figura di opposizione che fa riferimento a forze di estrema destra rivestitesi di una patina di istituzionalità, come quella di non rinnovare commissioni municipali disperdendo il lavoro organicamente profuso in questi anni ed infine quella di attribuire patrocini ad eventi divisivi per il territorio”.

Francesca Del Bello

Proprio in occasione dell’elezione di Paolo nel 2019, I “Civici, Radicali e Volt” avevano abbandonato la maggioranza del II Municipio.

E ancora: “Considerando che il PD territoriale, a tutti i livelli, dalla regione al municipio, ha preso le distanze dalla Del Bello per le scelte fatte e non condivise, tanto che si è dimessa l’assessore Colmayer, a cui va la nostra solidarietà per i metodi che ha dovuto subire da parte della presidente, la nostra domanda rimane. Chi governa il II Municipio?”.

Le dimissioni di Colmayer sono arrivate lo scorso primo ottobre, a causa del mancato ritiro del patrocinio dell’amministrazione territoriale al Falastin-Festival della Palestina.

Concludono i “Civici, Radicali e Volt”: “Consci di quello che comporta scegliamo quindi di non appoggiare ulteriormente un progetto politico torbido e non convincente, che in più volte ha destato in noi dubbi e remore ma che per senso di responsabilità abbiamo preferito fare buon viso a cattivo gioco. Ora basta, non saremo più complici di una situazione con troppe ombre e con gli irrispettosi comportamenti della presidente”.