11 Maggio 2020 - 14:43 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Fase 2, non solo le messe: ecco chi potrebbe ripartire il 18 maggio

Alcuni dei negozi presenti nel Salario Center
Alcuni dei negozi presenti nel Salario Center

Iniziata la fase 2 dell’emergenza Covid-19 lo scorso 4 maggio, è già tempo di pensare alla prossima scadenza chiave: quella del 18 maggio. Lunedì prossimo – è già ufficiale – le messe nelle chiese torneranno consentite, nuovo tassello di un lento ritorno alla normalità.

C’è ancora incertezza, invece, riguardo a parrucchieri, palestre, piscine e le attività al dettaglio, per cui si attende ancora il via libera dal governo.

COMMERCIO AL DETTAGLIO
Entro la fine di questa settimana, quindi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe definire il perimetro del nuovo decreto con il quale dovrebbe esserci un ulteriore allentamento delle misure restrittive. E potrebbero essere diversi i negozi a rialzare le saracinesche nella Capitale, senza dover aspettare la data programmata del 1° giugno. Dopo il riavvio di fabbriche, cantieri e uffici, ora potrebbe essere la volta del commercio al dettaglio. Ma il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia non ha escluso nelle scorse ore che possa arrivare anche il sì per estetisti e parrucchieri, con ingressi scaglionati e sanificazioni giornaliere dei locali. Sempre il 18 maggio, via libera a chiesemusei e mostre, ma potrebbe arrivare l’ok anche per i teatri. Mentre rimane ancora in dubbio la riapertura di bar e ristoranti.

RIAPERTURE IN SICUREZZA E A ORARI DIFFERENTI
Sempre il 18 maggio, quindi, si potrebbe tornare a fare shopping, nel rispetto però delle misure di sicurezza. A partire da guanti e mascherine, da indossare sempre, così come il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro all’interno dei negozi. Per alcune attività, in particolare per quelle di abbigliamento e calzature, ci sarà anche l’obbligo di sanificazione dei prodotti.

Diverse anche le fasce orarie, come confermato dalla nuova ordinanza del Campidoglio (che sarà in vigore fino al 21 giugno). Il tutto per evitare assembramenti, soprattutto nei mezzi pubblici, che al momento viaggiano al 50% della capienza per far rispettare il distanziamento sociale. In particolare per negozi di calzature, abbigliamento e parrucchieri (per questi ultimi solo per appuntamento), in caso di via libera da parte del governo l’apertura sarà dalle ore 11.00 alle ore 11.30, mentre la chiusura dopo le ore 19.00 ed entro le ore 21.30. La domenica invece, come tutti, si potrà lavorare dalle 8.30 alle 15.00.