18 Aprile 2020 - 9:12 . FuoriQuartiere . Cronaca

Covid-19, a maggio via ai test sierologici nel Lazio. Cosa sono e a chi saranno fatti

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“Partiranno ai primi di maggio, nel Lazio, i test sierologici per trovare, attraverso l’analisi del sangue, gli anticorpi al Covid-19“. Lo ha annunciato in un’intervista al Messaggero, il 15 aprile, è stato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

Per tutti? No. Almeno per il momento. Dalla Regione Lazio fanno infatti sapere che, dei 300 mila kit per i test appena acquistati, i primi 60 mila saranno destinati alle forze dell’ordine, mentre i restati ad altre categorie di lavoratori a rischio contagio, come il personale medico.

Ma in cosa consiste il test sierologico? A differenza del tampone faringeo o nasale – che indica la positività o la negatività al Coronavirus nel momento in cui viene eseguito – questo test consiste nel prelievo di una goccia di sangue, da cui è possibile verificare se il soggetto abbia sviluppato gli anticorpi al virus. Se questi sono presenti, significa che il sistema immunitario è già entrato in contatto con il virus, con la possibilità di sapere più o meno quando. In questo modo – fanno sapere ancora dalla Regione – si può stabilire una mappa del contagio nel Lazio che, nel tempo, coinvolgerà anche i cittadini.

E per quanto riguarda il tampone? Nella Regione Lazio, al momento, ne sono stati effettuati tra i 60 e i 70 mila, a fronte di 4 mila casi di contagio accertati, a persone con sintomi corrispondenti al Coronavirus o che sono stati a contatto con possibili contagiati.

Il protocollo da seguire, spiegano dalla Regione, è sempre lo stesso. Se presentate sintomi da Coronavirus, dovete innanzitutto chiamare il vostro medico di base – anche attraversi l’app Lazio Doctor Covid – che effettuerà una prima diagnosi a distanza, per decidere se è necessario ricorrere al tampone faringeo o naso-faringeo.