Una proposta concreta dall’As Roma Nuoto per riqualificare lo stadio Flaminio. L’annuncio è arrivato dall’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Daniele Frongia con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.

“Pochi giorni fa agli uffici di Roma Capitale è arrivata una proposta di partenariato pubblico privato dalla A.S. Roma Nuoto e un gruppo di privati“, ha scritto Frongia.

Luigi Grossi, vicepresidente di As Roma Nuoto, ha spiegato a RomaH24 i passaggi che hanno portato a questa proposta di riqualificazione: “Il progetto non interessa solamente l’impianto sportivo, ma tutto il quadrante dell’area circostante”.

“Abbiamo lavorato duramente insieme agli altri partner sfruttando il periodo del lockdown per poter presentare un progetto che rispetti tutti i parametri previsti dalle normative”, ha detto Grossi. “Utilizzando la legge sugli stadi, puntiamo alla determinazione del pubblico interesse“.

Adesso seguirà l’iter amministrativo previsto in questi casi: “Indicativamente entro 90 giorni Roma Capitale indirà una gara ad accesso pubblico, in modo da consentire ad altri operatori di presentare altre proposte, ma certamente As Roma Nuoto avrà un vantaggio avendo formulato un progetto già definito”.

Il Comune di Roma, proprietario del Flaminio, sulla base di uno specifico contratto affiderebbe al privato la realizzazione di un progetto comprendente la costruzione, il rinnovamento, la gestione e la sua manutenzione.

Secondo il progetto presentato dai proponenti, è prevista una riqualificazione dell’impianto mantenendone sia la struttura originaria, sia la vocazione sportiva. Saranno infatti praticate differenti discipline sportive come il calcio, la scherma, il nuoto, la danza e la ginnastica.

A essere coinvolta nel processo di riqualificazione non sarà solamente lo stadio, ma anche la zona circostante, attraverso l’impiego di materiali riciclabili, impianti a basso consumo ed energie rinnovabili.

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