12 Luglio 2020 - 8:40 . Flaminio . Ambiente
Amianto, biciclette, scooter: il Tevere è una discarica. Vi mostriamo le immagini
Di “biondo”, ormai, non è rimasta che una malinconica nomea. Il “grigio” Tevere è un cimitero di rottami che affogano sotto ai ponti che collegano Prati al Flaminio. Tra i soli ponti della Musica e del Risorgimento a dozzine si contano le biciclette che, grazie anche al recente abbassamento del livello dell’acqua, affiorano dalla fanghiglia. A completare l’offerta delle due ruote, c’è anche la carcassa di uno scooter.
Scendendo verso valle, dalle secche emergono anche copertoni, pentolame, borse, passeggini, batterie per auto col loro contenuto altamente inquinante. Il peggio si incrocia verso ponte Matteotti dove galleggia, da anni in bella vista, un’autentica bomba ecologica, pericolosissima per la salute dell’uomo. Si tratta di un barcone fluviale, lungo una dozzina di metri, in disuso e abbandonato che ha il tetto interamente coperto in amianto.
Tra scarichi fognari, ecatombe di pesci, e discariche il Tevere non soltanto non è più biondo, ma somiglia sempre più a un livido fiume dantesco.