9 Luglio 2021 - 14:43 . Flaminio-Parioli . Ambiente

Abbattimenti a Villa Glori, le associazioni chiedono una moratoria sull’appalto

La "Vallata della morte". Foto dalla pagina Facebook Comitato Villa Glori
La "Vallata della morte". Foto dalla pagina Facebook Comitato Villa Glori

L’hanno definita “La vallata della morte”, oggi le associazioni, dopo le continue rimostranze, intendono passare alle carte bollate e lanciano “una moratoria dell’appalto in questione affinché si ripensino le sue modalità di affidamento e i criteri per gli interventi e che i futuri abbattimenti siano fondati su accurate perizie scientifiche, anche prevedendo una eventuale commissione tecnica di valutazione di secondo livello”.

La “Vallata della morte”. Foto dalla pagina Facebook Comitato Villa Glori

Continuano le polemiche sugli abbattimenti degli alberi a Villa Glori, circa un centinaio di piante sono state tagliate in quanto ritenute dal Comune “pericolose”. Mercoledì 7 luglio si è tenuta una commissione Ambiente in Comune, sulla quale l’associazione Italia Nostra ribatte: “Confermate le preoccupazioni sulla legittimità degli interventi di abbattimento a Villa Glori. Nella completa mancanza di alcuna, benché minima, comunicazione ai cittadini, Italia Nostra, già da tempo, aveva provveduto a presentare domanda di accesso agli atti per poter visionare la documentazione relativa ai numerosi abbattimenti di alberi di pino in corso a Villa Glori e iniziati già dal mese di aprile. La documentazione messa a disposizione dall’amministrazione capitolina mette in evidenza che ci troviamo di fronte non, come ci saremmo aspettati, a relazioni dettagliate di valutazione delle possibili criticità, arricchite dalle necessarie testimonianze fotografiche che ne certifichino i fattori quali gradi di angolazione del tronco e stato di salute complessivo dell’albero, dalla chioma alla base, ma a cosiddette ‘schede speditive’ redatte – in evidente conflitto di interesse – da agronomi nominati e alle dipendenze delle ditte aggiudicatarie dell’appalto alle quali l’amministrazione dà carta bianca: così un albero viene considerato inclinato e, sulla semplice base di questa banale osservazione, destinato ad essere abbattuto. Lasciare alle imprese la scelta delle piante da abbattere è grave, sappiamo bene che esse non vorranno assumersi nessuna responsabilità e né, in genere, avranno l’intenzione di tenere in piedi alberi e curarli piuttosto che procedere al loro immediato abbattimento”.

Da qui l’idea di Italia Nostra di una moratoria. “Tutti gli alberi, e i pini in particolare, sono amati dalla cittadinanza, oggi forse più che in passato, non solo per la loro bellezza ornamentale ma anche per il loro valore ecologico. Conforta dunque l’aver assistito ad una Commissione in cui, nell’assenza sorprendente di tutti i consiglieri di ogni schieramento dell’opposizione, i molti cittadini presenti, attivisti di Italia Nostra e di altre associazioni, hanno assunto un ruolo di sussidiarietà nei confronti della politica, con la loro passione e la loro competenza”.

Duri i commenti anche del Municipio: “Veniamo a conoscenza oggi dalle numerose associazioni che operano sul territorio, che mercoledì mattina c’è stata la commissione su Villa Glori per fare chiarezza sui massivi abbattimenti effettuati ad aprile e a giugno – scrive la minisindaca Francesca Del Bello su Facebook -. Ennesimo grave vizio di trasparenza e di carenza di comunicazione verso l’ente di prossimità che non ha ricevuto né notifica né invito di partecipazione”.

Nei giorni scorsi, sulla questione si era espressa l’assessora alle politiche del Verde, Laura Fiorini: “Il dipartimento Tutela ambientale sta effettuando a Villa Glori interventi sulle alberate a salvaguardia dell’incolumità pubblica, prioritaria rispetto ad ogni altra valutazione”.