Roma, 20 Novembre 2024 - 11:32

Essere Roma Nord

Sandra Naggar

Artista, voce del comitato Don Minzoni

26 Marzo 2020

Coronavirus e ricette mediche, una farmacista ci spiega tutto

Difficile parlare di Roma Nord e di come gli abitanti stiano vivendo questa sfida senza precedenti a memoria della stragrande maggioranza delle generazioni coinvolte.
Preferisco concentrarmi, al momento, sulle questioni pratiche, navigando a vista come tutti, sperando di supportare, a mio modestissimo modo, i miei concittadini che leggono RomaH24.

Tra venerdì scorso e il 23 marzo, sono cambiate le regole riguardo alle ricette mediche. Grazie a una cara amica, Cristina Mitidieri, mi sono messa in contatto con una farmacista, la dottoressa Silvia Lucidi, che mi ha chiarito un po’ le idee, che sembravano a tutti un po’ confuse.
In pratica, bisogna inviare un messaggio al proprio medico di base – messaggio che può essere un sms, una mail o un whatsapp – il quale ci invia, a sua volta, un numero di ricettario con cui ci rechiamo in farmacia e lo mostriamo insieme al nostro codice fiscale personale.

Questo vale per tutti i tipi di ricette, bianche e rosse. I piani terapeutici sono rinnovati in automatico e i presidi medici si risolvono esattamente come nel caso delle ricette bianche.
Tutto può pertanto essere fatto con la ricetta dematerializzata, e va dunque chiesto al proprio medico di base di inviare l’RNE.

Ho avuto molto piacere di proseguire la mia chiacchierata con la dottoressa Lucidi, considerando il duro momento che, in prima linea, stanno vivendo i farmacisti in questi giorni. Silvia ha una farmacia di quartiere, anche se in zona centrale, e il suo rapporto con i clienti è trentennale. L’importanza di prendersi cura dei tanti anziani che abitano nella zona intorno a via Quintino Sella è una sua assoluta priorità: dal lasciare le medicine dietro la porta di chi ha un’età avanzata, al rispondere a tutte le ore alle loro richieste urgenti, dall’aumento delle domande su problemi che si presentano e che vedono il farmacista impegnato, più che mai, nel supplire all’impossibilità di recarsi negli studi medici o al pronto soccorso.

La dottoressa Lucidi si mette personalmente in contatto con i medici per aiutare a risolvere tutto ciò che è risolvibile a distanza, rispettando, naturalmente, le indicazioni del medico o dello specialista, per poter poi dare il farmaco o la cura necessaria in un momento di assoluta emergenza.

Ovviamente, non tutte le farmacie possono comportarsi allo stesso modo, ma voglio ringraziare Silvia per la sua grande disponibilità e dedizione, così come tutta la categoria dei farmacisti per l’importante presenza sul territorio. Sono infatti presidi indispensabili non solo per l’acquisto delle medicine, ma anche per il supporto fondamentale in un’emergenza dove tutto ciò che non è Covid-19 sembra essere relegato in secondo piano, pur continuando a esistere, tanto quanto tutte le altre questioni che ogni cittadino sta affrontando, giorno dopo giorno, in questa apnea mondiale.

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