30 Luglio 2021 - 19:06 . Flaminio-Parioli . Ambiente

Resa dei conti sul Grab a Villa Ada. Le associazioni: “La politica dia un chiaro indirizzo contrario”

Villa Ada
Villa Ada

“Chiediamo trasparenza e soprattutto vogliamo sapere per quale motivo ci si incaponisca nel voler far passare il Grab dentro Villa Ada”. Marina Di Giacomo di CittadinanzAttiva Lazio torna con forza sul discusso progetto della ciclovia turistica romana, a ridosso della conferenza di servizi – quella definitiva, che segue di addirittura tre anni la preliminare tenutasi nel 2018 – che traccerà i confini fisici del percorso su tutta la città, incluso il parco storico del quartiere. 

Il momento è decisivo, perché dopo l’ultima commissione Cultura di Roma Capitale che si è tenuta il 14 luglio su convocazione della presidente Eleonora Guadagno, le numerose associazioni partecipanti si aspettano una presa di posizione netta da parte degli assessorati coinvolti, da una parte Lorenza Fruci (Cultura) e dall’altra Laura Fiorini (Ambiente), visto che i rispettivi presidenti di commissione, Guadagno e Diaco, hanno già affermato quanto importante sia dare ascolto alle istanze dei cittadini “soprattutto quando sono così tante le associazioni contrarie”.  Anche l’intera consulta del Verde del II, composta da 19 associazioni e comitati, ha dato mandato al suo coordinatore Massimo Proietti Rocchi di esprimere “totale contrarietà”, come riferito in commissione.

“Le assessore si esprimano – chiede dunque Di Giacomo – , in previsione ed in funzione della conferenza dei servizi, a favore di quegli ‘archi esterni’ che sono stati progettati da Roma Servizi Mobilità e di cui ci ha parlato la architetta Verdi durante la commissione Cultura. Si tratta di bypass per evitare passaggi del Grab inopportuni e dannosi, come sarebbe quello all’interno di Villa Ada. Peraltro la pista esterna intercetta anche la ferrovia Roma-Viterbo, nell’ottica di interconnessione che il Grab dovrebbe perseguire per decreto ministeriale del novembre 2018“.

“Insomma – si chiede Di Giacomo, in rappresentanza di tutte le voci contrarie al passaggio del Grab dentro la storica villa – andranno in deroga alla interconnessione, poiché non intercetterebbero una importante linea ferroviaria per i pendolari, e alla continuità, poiché la Villa e quindi il Grab, chiudono al tramonto, oltre alla percorribilità, perché non vi può essere più del 10% di sterrato in ogni ciclovia turistica e solo per Villa Ada ci sarebbero 2.6 km in terra battuta?”.

Andrea Rollin, presidente della commissione Ambiente del II Municipio, ribadisce la sua posizione in maniera sintetica ma chiara: “Roma servizi per la mobilità ha presentato anche un progetto con un tracciato esterno a Villa Ada – dichiara a Roma H24 – . Si utilizzi direttamente questo progetto senza vessare ulteriormente, con il passaggio del Grab, una villa storica e vincolata”.