Nella desolazione delle strade vuote del nostro quartiere, sono pochi i negozi aperti: farmacie, salumerie, supermercati di generi alimentari. Ma anche, sulla base dell’ultimo decreto del Governo, le edicole.

Per gli edicolanti praticare lo smart working è impossibile e, per fronteggiare il Coronavirus, non resta che armarsi di mascherine, gel e un po’ di speranza: “Le nostre armi sono la distanza di sicurezza di un metro, gel per disinfettare le mani e mascherine – dice Pietro, storico rivenditore di piazza Euclide, a RomaH24 -. Abbiamo tutto ma il rischio di essere contagiati è altissimo. Le vendite? Uno potrebbe pensare che siano in aumento con la nuova ordinanza. Con i bar e i negozi chiusi qui la gente viene poco“.

Gli fa eco l’edicolante di viale Pinturicchio 184: “Qui vengono in pochi. Abbiamo riscontrato però un incremento di acquisti di dvd, libri o cruciverba, cose da fare a casa in questo periodo di isolamento”.

Sono molti i chioschi dei giornali in difficoltà a causa delle ultime disposizioni del governo, ma c’è anche chi riscontra dei rialzi nelle vendite dei quotidiani: “Sarà perché siamo vicini al supermercato del Villaggio Olimpico, che è sempre affollatissimo ma qui alla nostra edicola vendiamo molto di più – spiega Alessandra Mogos dell’edicola di via Belgio 32 -. Il Messaggero e La Repubblica sono finiti a mezzogiorno. La gente acquista anche parecchi giochi da tavola e per bambini. In questi tempi difficili almeno una buona notizia c’è”.

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