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Mobilità, il Pums disegna la rivoluzione per Prati
di Marco LiberatiParte la rivoluzione dei trasporti per Prati. Roma servizi per la mobilità, l’agenzia del Comune che si occupa della viabilità cittadina, presenta il Pums, piano urbano di mobilità sostenibile, e segna un cambiamento strategico fondamentale per il futuro dei trasporti del quartiere. Metropolitana, tram, funivie e nuove vie ciclabili che alleggeriranno il traffico in tutta l’area.
I piani, che hanno un orizzonte di realizzazione di 5-10 anni, prevedono un incremento dell’offerta del servizio pubblico legata ad una disincentivazione della mobilità privata. Il Pums è frutto di una sinergia tra istituzioni e cittadini, attraverso un percorso partecipativo concluso nel mese di agosto e che ha permesso di raccogliere 2016 proposte, su tutto il territorio romano, accolte tra le 4106 presentate sul portale appositivamente creato. L’iter sarà molto veloce: Roma Mobilità prevede che la fase di studio si chiuda entro il 2019, poi toccherà all’aula Giulio Cesare approvare questa grande rivoluzione per Roma.
Come dichiarato da Stefano Brinchi, presidente e ad di Roma Servizi per la Mobilità, “questi primi mesi saranno riservati a uno studio di fattibilità di questi progetti, che verrà condotto dai nostri tecnici in sinergia con le associazioni di cittadini e i comitati di quartiere. Prevediamo che, una volta conclusa questa fase, entro l’estate il piano venga presentato in Giunta capitolina e, successivamente, in Assemblea per la definitiva approvazione”.
Il prolungamento della linea C
Un linea che potrebbe diventare realtà entro il 2030. Nei piani del Pums, al primo posto della lista della future linee dei trasporti c’è la metro C, che attraverserà tutta Prati.
La tratta è quella denominata T2, che da Foro Traiano arriva fino a piazzale Clodio. Si tratta di circa 7 km, che passeranno lungo corso Vittorio Emanuele, attraversando il Tevere sotto il ponte Vittorio Emanuele II. Qui ci sarà la prima fermata e potrebbe costituire già una sorpresa: banchina sotto al fiume e due uscite, un in piazza Pia e l’altra in piazza Pasquale Paoli, per servire entrambe le sponde.
Poi la linea proseguirà intersecandosi con la metro A in via Ottaviano e proseguirà fino al capolinea, temporaneo, in piazzale Clodio. L’eventuale ampliamento successivo potrebbe arrivare prima all’Auditorium e poi chiudere vicino lo stadio della Farnesina.
La funivia verso Monte Mario
La Metro C è la chiave per il nuovo sistema di trasporto che rivoluzionerà la mobilità in Prati nei prossimi anni. I piani però prevedono un nodo cruciale per il nostro quartiere, una funivia che collegherà piazzale Clodio con piazzale delle Medaglie d’oro.
Il progetto ricalca quelli ideati per altre zone di Roma come Battistini-Casalotti e Magliana-Eur e servirà a collegare tutta quella porzione di territorio compresa tra Bufalotta e Monte Mario, creando una alternativa all’uso delle automobili per “scendere” in Prati.
Il ritorno della “circolare rossa”
In Prati, dopo quasi 60 anni, torna la storica “circolare rossa“. Da piazza Risorgimento non partirà più solamente la linea 19, ma saranno convogliati altri tre percorsi.
La prima, e anche la più importante, è quella che collegherà il nostro quartiere fino a stazione Termini. Il progetto prevede il passaggio lungo via Nazionale e poi verso corso Vittorio Emanuele II. I mezzi elettrificati attraverseranno il Tevere sul ponte omonimo per poi passare lungo via di Porta Castello e chiudere il “cerchio” in piazza Risorgimento. Da qui, oltre al 19, sono previste altre due linee: una che, attraverso via Cola di Rienzo, si collegherà alla linea 2 in piazzale Flaminio e l’altro che invece si allungherà fino al ponte della Musica e poi all’Auditorium.
Le nuove isole ambientali di Prati
Isole ambientali, aree concepite e realizzate a misura delle utenze deboli, nelle quali verranno adottate particolari politiche su limiti di velocità, divieti, sensi unici e regolamentazione della sosta.
Questo è uno dei progetti inseriti nel piano Pums che sarà attuato anche in Prati, in particolare per la porzione di territorio compresa tra via Cola di Rienzo e viale Giulio Cesare. Non solo “zone 30” quindi, dove alle automobili sarà consentito viaggiare a velocità ridotta, ma anche una diversa regolamentazione della sosta, il miglioramento delle opere di arredo e la differenziazione dei livelli e delle pavimentazioni, arredi e illuminazioni.