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“Le bande del buco”, il vero incubo dei negozianti

di Daniela Mogavero

Che sia un’unica banda, quella del “buco”, a colpire in tutta Roma con furti notturni soprattutto in farmacie non ci sono prove evidenti. Che la tecnica sia consolidata ed efficace, invece, non ci sono dubbi. Lo dimostrano almeno due dei furti subiti da altrettante farmacie di Prati da novembre ad oggi e le altre, una decina, nel resto della Capitale. Un lavoro meticoloso e attento, telecamere e elettricità staccate, l’ingresso dalle cantine e un buco nel pavimento o nel muro per agire indisturbati.

Secondo fonti delle forze dell’ordine il collegamento tra la cosiddetta “banda del buco” e i furti in molte farmacie in tutta Roma, denunciati anche da Federfarma, non hanno ancora prove evidenti che facciano pensare a un obiettivo deliberato e a un collegamento tra gli eventi. Si potrebbe trattare di diverse bande che agiscono con lo stesso modus operandi in varie zone di Roma. Un episodio analogo era stato registrato anche nel Trieste Salario a fine novembre nella tabaccheria di viale Libia.

La farmacia De Longis

L’iter è sempre lo stesso: uno o più sopralluoghi per studiare l’obiettivo, la verifica degli accessi ai negozi, i colpi intorno alla mezzanotte, l’azione veloce e tempestiva, le telecamere e gli antifurti disabilitati e un grosso buco su mura o pavimenti. Tutto nel più assoluto silenzio, senza attirare l’attenzione. Del resto di “bande del buco” si parla ciclicamente. L’ultima era stata sgominata a novembre, un’altra a giugno dopo diversi furti in cui erano stati utilizzati anche i jammer, gli strumenti per disabilitare telefoni, radio e le frequenze delle telecamere di sorveglianza.

Negli ultimi mesi i furti hanno riguardato da vicino anche Prati. Da un lato la modalità del “buco” dall’altra quella del “frullino”. Per la prima la farmacia di piazza Cola di Rienzo colpita il 18 novembre e quella di via Candia 28, la De Longis, derubata il 7 marzo. In quest’ultimo caso i ladri hanno portato via merce per 55 mila euro dopo essere entrati e usciti indisturbati da un buco sul pavimento passando per la cantina, scavando e rimuovendo mattone per mattone gli ostacoli per portare a termine il furto. “Hanno portato via tutto quello che potevano prendere – ha raccontato il figlio del titolare della farmacia, Emanuele De Longis -. Hanno rubato soldi, farmaci, cosmetici”.

Ma i furti nel quartiere non si limitano alla tecnica dello scavo. Una vera e propria ondata di furti notturni, registrata nei giorni immediatamente prima di Natale e poi nelle ultime settimane, ha coinvolto varie zone del quartiere da via della Giuliana a via Trionfale, passando per via Andrea Doria. Anche qui, una tecnica consolidata: il frullino per aprire la saracinesca da un solo lato, entrare e agire indisturbati, lasciando la facciata quasi inalterata. Su via Candia sono stati derubati una macelleria, il negozio Orlo Zyp e una panetteria a dicembre. Stessa sorte per la macelleria di via Andrea Doria nello stesso periodo. A marzo, poi, è stata la volta del bar di via Leone IV.

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