1 Luglio 2020 - 14:07 . Trieste-Salario . Curiosità

Villa Leopardi, così i nostri anziani tornano a godersi il quartiere dopo il lockdown

Villa Leopardi
Villa Leopardi

di Antonio Tiso

I centri sociali per anziani del Trieste-Salario sono ancora chiusi? Va bene anche una passeggiata a Villa Leopardi. L’importante è stare bene e lasciarci alle spalle questo periodo. È la sintesi dei pensieri di molti dei nonni del quartiere. RomaH24 ha incontrato alcuni di loro per sapere come stanno e come vivono questo periodo.

“Il lockdown è stato duro”, spiega Alessandra Agostini, 88 anni, insegnante in pensione di inglese e francese. “Il periodo a casa l’ho trovato molto pesante. Sono stata bene ma avevo paura. Metabolizzare le notizie drammatiche era faticoso. Questo periodo mi ha influenzato psicologicamente. Poi per me che cammino a fatica è stata una batosta. Ho necessità di dare il braccio a qualcuno, ma con il Coronavirus bisognava mantenere le distanze sociali e da sola non potevo uscire, manco per comprare il pane”.

Alessandra Agostini

Farsi portare a casa invece è stato più facile: “Ci sono associazioni di quartiere che fortunatamente in questo periodo ci han dato una mano”. Durante la fase 1 non è stato facile adattarsi alle limitazioni: “Mi affacciavo al balcone e ogni tanto facevo un po’ di ginnastica per sciogliere le gambe che ormai sono irrigidite dall’età”. Adesso che la curva dei contagi va meglio Alessandra è tornata a uscire e ha ritrovato il sorriso: “Al mattino e nel tardo pomeriggio vengo a Villa Leopardi. E quanto al pensiero del Covid-19 ora ci ho fatto l’abitudine”.

Primo Gattini, 95 anni, portiere in pensione, è stato più fortunato: “Mio figlio vive nello stesso condominio e passava a trovarmi. Tutti i giorni”. Ora che si può uscire anche l’ex portinaio di via Nomentana viene tutti i giorni per un paio d’ore a Villa Leopardi e si rilassa in compagnia della sua fida badante bulgara Zeza e di altri anziani. “Pazienza se i centri anziani sono chiusi, l’importante è poter stare nel verde in compagnia”.

Primo Gattini con la badante Zeza a Villa Leopardi

A Rosina invece, ex maestra delle elementari in pensione, oggi 86enne, non ha pesato stare a casa a lungo: “Semmai mi devo sforzare di uscire io”.

La maestra Rosina

Daniele è diversamente abile, ha 43 anni e vive in carrozzina. “La sua fortuna è che ha un grande terrazzo con vista sul parco”, spiega Febronia, l’assistente siciliana che lo accompagna a Villa Leopardi. I centri diurni del quartiere sono chiusi: “Gli è mancato stare con gli altri. E quando abbiamo ripreso a uscire i genitori mi hanno fatto tante raccomandazioni. Ora siamo più rilassati e ci godiamo questi momenti, ma sempre all’erta”.

Letizia Conversi, biologa in pensione, 65 anni, ha vissuto abbastanza serenamente questo periodo: “Ma quando non si conosceva l’andamento della curva dei contagi ero in apprensione. Ho un figlio disabile cui ho spiegato la situazione senza allarmismi, ma lui è sempre intrappolato dato che sta in carrozzina”. Come rendere allora migliori le giornate a un figlio in queste condizioni? “Gli ho scandito le giornate con varie attività e poi siamo stati sempre aiutati dalle associazioni di quartiere che hanno organizzato piacevoli video chiamate con costanza”.

Letizia Conversi

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