20 Marzo 2020 - 16:19 . Trieste-Salario . Cronaca
Task force contro i furbetti, questo il piano della polizia locale
Giro di vite contro i furbetti della passeggiata. Il Comando della polizia di Roma Capitale si prepara a un weekend di fuoco, con l’obiettivo di far rispettare i decreti emergenziali che puntano a ridurre il contagio da Covid-19. Una circolare interna – numero di protocollo 18012, datata 19 marzo 2020 – perimetra in maniera chiara come avverranno i controlli. L’ordine del Comando è quello di fermare “tutti i veicoli e non semplicemente a campione, al fine di verificare la legittimità degli spostamenti”.
Va bene, ma come? “I veicoli – si legge sulla circolare – devono essere tutti accodati e devono essere tutti sottoposti a controllo. La eventuale fila di veicoli deve interrompersi solo in presenza di evidente situazione di pericolosità per la sicurezza della circolazione”.
C’è chi può circolare? Sì, ma solo “per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, o per spostamenti per motivi di salute”. È sempre la circolare a “parlare”. Curiosamente, nel documento si fa riferimento a un caso abbastanza discusso in Italia. Quello dei runner. “A tal proposito si precisa che le motivazioni sono tassative e non si prestano ad essere interpretate estensivamente. In altri termini, e ferma rimanendo la valutazione che in concreto ciascun operatore riterrà di effettuare, chi dovesse autocertificare che sta andando a correre, ancorché vestito con abiti ginnici, appare poco verosimile”. Della serie, l’abito non fa il monaco.
Che succede se la giustificazione non regge o l’autodichiarazione si rivela falsa? “Si procede a formale identificazione ed elezione di domicilio – questa è la direttiva che viene data agli agenti – per poi predisporre comunicazione di notizia di reato per la violazione dell’art. 650 c.p.”. Che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Attenzione alle fake news che stanno circolando su presunti sequestri dei mezzi, però. Nella circolare si ricorda agli agenti che “in nessun caso sono previste misure precautelari personali o reali sul veicolo, che mai potrà essere sottoposto a sequestro”.
E chi va a piedi? Beh, valgono le stesse regole. Il Comando raccomanda “fermezza nei controlli”. Nella circolare viene quindi sottolineato come “esista un ben preciso divieto di ingresso nei parchi ed anche l’esercizio di attività motoria debba essere svolta nel rispetto del distanziamento interpersonale ed evitando aggregazione di persone”.
Questa è l’interpretazione data dal Comando. Chissà se basterà a mettere d’accordo le uniche due fazioni che si contrappongono più delle forze politiche. Da una parte il partito dei runner, dall’altra quelli del #iorestoacasasempre.
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