9 Marzo 2019 - 8:40 . Trieste-Salario . Scuola
Raccolta differenziata, perché i presidi del quartiere lanciano l’allarme
Contenitori della carta piccoli, stracolmi e inadatti alle esigenze dell’istituto. È questa la situazione in cui versano le scuole primarie del nostro quartiere dopo il “viaggio” effettuato da RomaH24 per verificare il rispetto dei turni di svuotamento da parte di Ama. E a confermare lo stato di difficoltà e di disagio, in particolare per la salute dei bambini che vivono gli spazi esterni a contatto con l’immondizia, sono proprio gli stessi dirigenti scolastici.
Loredana Teodoro è la preside dell’istituto comprensivo Via Volsinio, a cui fanno riferimento quattro complessi, di cui tre nel nostro quartiere: la Montessori in via di Santa Maria Goretti, la Mazzini e la Esopo in via Volsinio: “Avere i cassonetti dell’immondizia all’interno della scuola non aiuta il decoro. Soprattutto se poi l’Ama non passa regolarmente a ritirare i rifiuti. Prima di imporre alle scuole di sistemare i contenitori al proprio interno, si sarebbe dovuto studiare meglio il contesto di ogni singolo istituto”.
Dello stesso parere è Marina Esterini, preside dell’istituto Sinopoli-Ferrini: “La situazione a via di Villa Chigi (dove ha sede la Ferrini, ndr) era già complicata prima. Ora, dopo il taglio dei pini pericolanti di fronte alla scuola lasciato a metà, il disagio è addirittura aumentato”.
Mentre per Paola Prosperi, vice preside dell’istituto comprensivo Piazza Winckelmann, “i contenitori della carta dovrebbero essere più grandi, altrimenti si crea un continuo accumulo”.
Intanto, giovedì 7 marzo, il Consiglio municipale ha approvato una risoluzione che impegna infatti la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, a convocare un tavolo tra Ama, Sarim (la società a cui Ama ha appaltato il servizio di raccolta porta a porta delle utenze non domestiche), dirigenti scolastici e genitori per presentare nuove modalità operative e regolare il servizio di raccolta delle utenze non domestiche negli istituti del territorio.