25 Giugno 2020 - 16:38 . Porta Pia . Cronaca
Porta Pia, così lo smartworking fa crollare dell’80% le entrate dei ristoratori
Via Alessandria all’ora di pranzo è deserta come fosse agosto. Sono gli effetti dello smartworking che ha svuotato gli uffici della zona. Fino a febbraio bisognava fare la fila per sedersi a un tavolo nei ristoranti intorno al mercato Nomentano. Le strade erano tutte un vociare di professionisti in pausa. Giacche, cravatte e tailleur a riempire le vie. Ora – dopo il lungo lockdown – quei giorni appaiono un ricordo lontano e a pagarne le conseguenze sono i ristoratori. Il loro fatturato è sceso del 70-80%. Numeri in linea con quelli che RomaH24 aveva documentato di recente anche a viale Regina Margherita, dove bar e pizzerie sono orfani degli oltre 2.000 lavoratori di Enel.
VIA ALESSANDRIA
“Con impiegati e professionisti che lavorano da casa, a pranzo restiamo chiusi. Apriamo solo la sera”, spiega Massimo, proprietario dello storico ristorante “Giggetto” a via Alessandria. Lui come i tanti colleghi sta affrontando una crisi inaspettata. Gli uffici del ministero dei Trasporti e delle Ferrovie sono pressoché vuoti. “Ora con la cassa integrazione riusciamo a sopravvivere, ma un domani, se non sarà prolungata e le condizioni ambientali non cambieranno, ci troveremo a dover licenziare dei lavoratori. Purtroppo. E questo per me è un dramma perché dietro ci sono delle famiglie”.
C’è poi chi resiste e rimane aperto anche a pranzo, come Antonio V., titolare del vicino “Disco Volante“: “Se prima del Covid-19 facevamo 70-80 coperti a pranzo, ora arriviamo a 25-30. E ora sto meditando se aprire ancora a pranzo, devo guardare i conti”.
MERCATO NOMENTANO
I tavoli all’interno del mercato Nomentano sono vuoti. Pochi clienti. Un chiosco specializzato in street food, prima sempre pieno, ora ha le serrande abbassate. “Forse riaprirà a settembre”, dice il macellaio Bruno Quinzi. C’è una preoccupazione diffusa. “Viviamo tutti con la speranza che i professionisti della zona tornino il prima possibile”, aggiunge Gianfranco Carletti, le cui insalate miste, prima del Covid, andavano a ruba. “Lo smartworking ci sta uccidendo”, spiega Giuseppe Sidoti, presidente del mercato di piazza Alessandria, a commento della difficile situazione che molte attività come la sua stanno vivendo in questo periodo.
“In un colpo solo ci hanno portato via migliaia di persone che venivano a mangiare da noi, dai dipendenti dei ministeri e delle Ferrovie ai professionisti della zona”. E ancora: “Il lavoro da casa rischia di provocare una sciagura peggiore del lockdown sui bar, caffè, ristoranti e tavole calde della zona”, conclude Sidoti.