di Marco Barbaliscia

Corso Trieste aspetta i nuovi pini dopo la pesante potatura e il taglio avvenuti lo scorso maggio che hanno radicalmente cambiato il paesaggio della zona. L’autunno è la stagione delle piogge e della messa a coltura di nuove piante. Lo sanno bene gli attivisti che da mesi mettono pressione all’amministrazione per vedere realizzate le prime e necessarie opere.

Emanuela Migheli, portavoce del comitato ‘Salviamo i pini di corso Trieste’, è tra le firmatarie di una email scritta al neo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nella quale vengono ribadite le priorità. Una lettera inviata anche a Sabrina Alfonsi (assessora all’Ambiente), Francesca Del Bello (presidente II Municipio) e Rosario Fabiano (assessore all’Ambiente II Municipio).

“I Comitati e le Associazioni firmatari della presente lettera tornano a chiedere la necessaria attenzione per l’alberata di pini domestici che parte da corso Trieste e arriva fino a viale Libia”, si legge. Poi prosegue: “Di seguito ad un recente monitoraggio, risultano tagliati i pini ritenuti poco stabili (ultimi quelli di piazza Sant’Emerenziana e di piazza Gondar), che si aggiungono ad altri rimossi o caduti nel corso degli anni”.

“Lungo il viale – scrivono nella lettera – ci sono complessivamente 28 ceppaie da rimuovere affinché possano essere ripiantati, entro l’autunno, i nuovi alberi. La richiesta in merito, già avanzata in precedenti mail, non ha avuto alcuna risposta. I pini di corso Trieste vanno inoltre trattati, sempre entro l’autunno, con una seconda somministrazione di endoterapia, così come quelli di viale Eritrea e viale Libia”.

I volontari chiedono quindi alla giunta un pronto intervento, così come “promesso nei programmi elettorali”. Oltre a ‘Salviamo i pini di Corso Trieste’ hanno firmato la petizione anche l’Associazione degli Amici dei Pini di Roma, l’Associazione Cittadinanzattiva APS – AT Nomentano -Trieste e il Comitato Il Miglio Blu.