4 Luglio 2020 - 8:39 . Porta Pia . Cronaca

Mura Aureliane, la nuova bike lane nasce tra senzatetto, tende e cartoni. Ecco le foto

Viale Pretoriano
Viale Pretoriano

Fa molto caldo, in questi giorni, a viale Pretoriano. L’asfalto brucia. A pochi passi dalla nuova bike lane che collegherà Porta Pia con piazzale del Verano, oltre venti senzatetto cercano riparo all’ombra degli alberi. Uno di loro, Paolo, 64 anni, legge “I racconti” di Anton Čechov. “Mi piace leggere. Mi fa sentire meno solo”. L’uomo, portamento distinto, voce gentile e sguardo sofferente, fa parte del gruppo di italiani e stranieri che da alcuni giorni vivono accampati a ridosso delle Mura Aureliane.

Viale Pretoriano

Accade ad alcune centinaia di metri dalla statua del Bersagliere. Paradosso di un’area che da un lato evolve grazie alla realizzazione di un progetto per la mobilità su due ruote, dall’altra porta le cicatrici di un’umanità ferita e confusa. “La polizia ci ha sgomberato da Termini a causa delle nuove norme sul Covid”, spiega Abhijat, indiano di Calcutta, “e noi ci siamo spostati qui. Così siamo vicini al centro Caritas di via Marsala e al Policlinico Umberto I. Questo giardinetto è un punto strategico per chi come noi non ha casa né lavoro”.

A pochi passi dalla nuova bike lane che collegherà Porta Pia con piazzale del Verano, oltre venti senzatetto cercano riparo all’ombra degli alberi

L’uomo, 46 anni, mostra una medicazione all’altezza dell’ombelico e spiega che vuole riprendere in mano la sua vita: “Devo rimettermi in forma da una operazione. Dopo potrò cercare un’occupazione. Ho bisogno di vivere con dignità e di mandare soldi a casa”. Lungo la strada nel frattempo passano studenti e professionisti sulle due ruote. Conclusa da poco, la bike lane è già utilizzata.

Accade ad alcune centinaia di metri dalla statua del Bersagliere

A poca distanza invece tende e cartoni si susseguono, mantenendo comunque un minimo di distanza di sicurezza. A terra corpi semi coperti dormono al fresco degli alberi. E lungo la via si incontrano sacchi dell’immondizia ogni 5-6 metri. È l’immagine di un quartiere che corre a due velocità.