8 Gennaio 2019 - 9:05 . Trieste-Salario . Cronaca

Morte Nereo, la mappa di strade e incroci più pericolosi del Trieste-Salario

Un’auto pirata travolge un uomo mentre attraversa corso d’Italia nelle prime ore di lunedì 7 gennaio. E poco o nulla cambia il fatto che non si trovasse sulle strisce pedonali. La morte di Nereo, il clochard amico del quartiere, riaccende inevitabilmente il tema degli incroci pericolosi del Trieste-Salario.

È la presidente della commissione Lavori Pubblici del II Municipio, Valentina Caracciolo, a stilare un elenco dei punti più critici non solo per chi si muove a piedi, ma anche per gli automobilisti.

Corso d’Italia – via Po: “Il punto dove è stato travolto Nereo, all’altezza di via Po, paga senza dubbio l’alta velocità di auto e moto che percorrono che percorrono quel tratto di strada”.

Via Lariana – via di Villa Ada: “La segnaletica, sia verticale che orizzontale, garantisce la sufficiente sicurezza e, anche i pedoni, rischiano di essere visti troppo tardi”.

Via Makallè – via Tripoli: “Il punto in cui si congiungono le due strade, oltre che al termine della discesa, è caratterizzato da segnaletica insufficiente e scarsa visibilità, in particolare di chi sale lungo via Tripoli da piazza di Sant’Emerenziana”.

Piazzale di Porta Pia: “Le auto che provengono da piazza Fiume, in prossimità del semaforo, per imboccare via Nomentana commettono un’infrazione, tagliando l’incrocio anziché procedere verso piazzale della Croce Rossa e fare inversione. Non a caso – spiega Caracciolo – questa abitudine comportò l’investimento di un ciclista pochi mesi fa”.

Largo Forano: “Il semaforo spesso è fuori uso o coperto dai rami degli alberi non potati. Questo mette a rischio chi percorre viale Somalia e deve svoltare verso via Magliano Sabina”.

Via Nomentana – via dei Villini: “L’attraversamento dove è morto Tommaso Mossa è al vaglio di Roma Servizi per la Mobilità per essere rimosso e realizzato più vicino a piazzale di Porta Pia”.

Via Salaria: “La zona di Villa Ada vede spesso i marciapiedi, già stretti, ostruiti dalle auto parcheggiate abusivamente. Questo costringe pedoni, a volte anche con passeggini, a camminare in mezzo alla strada”.

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