30 Maggio 2022 - 7:36 . Trieste-Salario . Scuola

La scuola come bene comune: il II Municipio vota un atto per aprire le aule alle iniziative della comunità

Una classe
Una classe

Le scuole come luogo di aggregazione per portare avanti progetti, iniziative culturali ed attività di decoro. Nella giornata di giovedì 26 maggio il Consiglio del II Municipio ha approvato una risoluzione per promuovere processi di partecipazione attiva che portino ad attuare il progetto delle scuole aperte stimolando la creazione di patti di collaborazione a tre fra municipio, scuola e associazioni.

Ma di cosa stiamo parlando nel dettaglio? La risoluzione è stata portata sui banchi di via Dire Daua dalle Commissioni Scuola e Cultura del II Municipio. Francesca Morpurgo, presidente della Commissione Scuola, ne spiega i contenuti: “L’idea è vedere attuata negli istituti del nostro territorio il programma delle cosiddette ‘scuole aperte’. Questo prevede che le scuole restino fruibili nel pomeriggio anche dopo la fine delle lezioni”.

Scuole aperte partecipate: il modello proposto dal II Municipio

Gli istituti rimarrebbero così a disposizione della comunità per organizzare attività di aggregazione e di studio. “Sono tante le iniziative che possono nascere”, spiega la consigliera. “La scuola può restare aperta affittando i locali ad associazioni private che poi li utilizzano per fare corsi ed attività. Una seconda strada, che è quella che il nostro modello chiede di seguire, è che sia la stessa comunità scolastica ad attivarsi, promuovendo iniziative. Proprio per questo il modello si definisce delle ‘scuole aperte e partecipate’, in quanto c’è il coinvolgimento diretto dei genitori, dei docenti o degli stessi studenti”.

Con l’atto – aggiunge Morpurgo – “si chiede che il Municipio si faccia parte attiva nella promozione di questo modello utilizzando lo strumento dei patti di collaborazione. Questo vuol dire che l’amministrazione firma un patto a tre con la scuola e le associazioni per rendere possibile l’apertura degli istituti negli orari extra-scolastici. Solo così la scuola può diventare davvero un bene comune”.

La risoluzione fa poi un ulteriore passo in avanti, portando avanti la richiesta di estendere il modello delle scuole aperte anche ai licei. “Di solito questo processo viene implementato nelle primarie. Sarebbe bello portarlo nelle secondarie, anche perché le richieste di spazi da parte degli adolescenti non mancano”, dice Morpurgo.

Il passo – chiude la consigliera – “è difficile perché come Municipio non abbiamo la competenza diretta degli spazi delle scuole secondarie, ma lavoreremo per cercare di rendere questa misura più aperta ed inclusiva possibile”.