7 Luglio 2018 - 18:40 . Trieste-Salario . Cronaca
Gabbiani, parla il veterinario: “Rifiuti e residui di cibo le cause del loro aumento”
Gli attacchi dei gabbiani agli abitanti del quartiere sono in aumento. Dopo i casi recenti, l’ultimo in via Annone pochi giorni fa, alcuni residenti si sono visti addirittura “cacciare” dai propri terrazzi, divenuti nidi per coppie di gabbiani durante la proliferazione.
“E’ difficilissimo allontanarli quando hanno la prole – spiega Giorgio Porcino, storico veterinario del Trieste-Salario – in questi casi bisogna aspettare che i piccoli siano abbastanza grandi da volare via, mentre tra gennaio e febbraio, in via preventiva, bisognerebbe tenere puliti i terrazzi, non lasciare residui di cibo e applicare delle protezioni”.
In questo periodo non è raro vedere gabbiani tra i rifiuti, sono numerose le segnalazioni tra gli abitanti: “Il gabbiano reale, come ogni animale, istintivamente va cercando cibo, e se non trova più nulla sul Tevere o sul mare, si sposta fino dalle nostre parti. Se la situazione cassonetti, in particolare quelli dell’organico, fosse in ordine – prosegue il dottore – non ci sarebbe il problema, ma se i gabbiani recepiscono che lì si mangia, nasce una sorta di tam tam, si passano l’informazione. Questo fenomeno si accentua d’estate: con il caldo gli odori fluttuano di più e i gabbiani si piazzano dove li sentono con più intensità, specialmente fuori dai mercati rionali e dai ristoranti. Di fronte a Villa Paganini, ad esempio, spesso li vedo svuotare, letteralmente, i cassonetti all’uscita di due trattorie”.
La raccolta dei rifiuti, se gestita meglio insomma, potrebbe garantire maggiore sicurezza, oltre che decoro, ma basterebbe? “Dobbiamo aggiungere che i gabbiani non hanno predatori e nel tempo sono cresciuti come numero. Non è semplice – conclude Porcino – ma bisognerebbe fare un un controllo demografico, come accade in altri Paesi, ad esempio, la Svizzera”.