18 Aprile 2020 - 15:41 . Trieste-Salario . Retesociale

Così da piazza Alessandria parte una grande catena solidale del quartiere

“Distribuiamo insieme alla Comunità di Sant’Egidio più di ottanta pacchi di cibo a settimana per gli indigenti. Siamo una catena di amici, una catena di quartiere”. È difficile dare torto al presidente dell’associazione Amici di Porta Pia, Paolo Peroso, quando parla di catena quartiere. Perché è davvero così.

Paolo Peroso

E stamattina, sabato 19 aprile, ne abbiamo avuto “solo un assaggio”.  Dodici volontari si sono infatti riuniti a piazza Alessandria per mantenere fede alla loro missione. Quale? Offrire un sostegno concreto – in collaborazione con il II Municipio e la Comunità di Sant’Egidio – alle sacche di povertà della zona.

Il Coronavirus ha cambiato molte cose. E ha cambiato anche i poveri. Non sono solo i senzatetto o i nomadi ad aver bisogno dei beni di prima necessità, ma anche chi, fino allo scoppio di questa emergenza, era riuscito a tirare avanti senza troppe difficoltà. “Signori, buongiorno, avreste qualcosa per me?”, sussurra una signora. “Certo, passata di pomodori, latte e tonno. Eccoli per lei signora mia”, le risponde un volontario.

I beni raccolti dai volontari a piazza Alessandria

E mentre gli Amici di Porta Pia distribuiscono pane, pasta, latte, tonno o addirittura vestiti, la curiosità dei passanti e della gente del Trieste-Salario aumenta minuto dopo minuto: “Che fate qui? Come posso partecipare? Serve aiuto?”, chiedono uomini, donne, ragazzi e ragazze. “Scriveteci sulla nostra pagina Facebook, più siamo e più si può aiutare”, risponde loro prontamente Peroso, che sottolinea: “È bello vedere quanta gente del quartiere voglia partecipare. Siamo una catena e siamo sempre di più”.

Ci sono tutti. Dai volontari di Sant’Egidio all’assessore all’Ambiente del II Municipio Rino Fabiano. Sono tutti pieni di cose da fare. “I pacchi che riusciamo a raccogliere vengono poi distribuiti dal II Municipio e da Sant’Egidio agli indigenti”.

Non solo Trieste-Salario. I volontari consegnano generi alimentari anche ad alcuni ragazzi stranieri a piazza Mancini. Che in cambiano si occupano della pulizia della piazza: “Con loro ho stretto un patto e sono felice che l’abbiano mantenuto – racconta Peroso -. Ricevono dei pasti cucinati in casa da noi. E loro ricambiano tenendo un angolo della città pulito, con sacchi, guanti e rastrelli che forniamo noi. Anche loro fanno parte della nostra catena, una catena solidale che non si fermerà”.