27 Giugno 2018 - 18:11 . Trieste-Salario . Ambiente
Aree verdi del Municipio, via Tripoli detta le regole per le “adozioni”
Il Municipio II chiede una mano ai cittadini per la cura delle 66 aree verdi del territorio. Comprese quelle degli istituti scolastici, purché siano inferiori a cinquemila metri quadri. Il Consiglio ha approvato le linee guida per il bando pubblico aperto (ma non ancora il bando vero e proprio) rivolto ai privati – singoli o associazioni che siano – per permettere loro di adottare aiuole, cespugli, l’erba incolta. Tradotto, tutto quello che viene definito in gergo “verde orizzontale”. Tradotto, di nuovo: tutto, tranne che gli alberi.
Via Tripoli alza bandiera bianca. Il 29 ottobre 2015, Roma Capitale ha trasmesso al Municipio il compito di gestire il verde del proprio territorio. Peccato che non abbia trasmesso anche i fondi per farlo. Il mini-parlamento che amministra il Trieste-Salario prende atto che “la possibilità di assicurare livelli soddisfacenti di manutenzione degli spazi urbani, ivi compresi quelli di recente acquisizione, è sempre più precaria per il Municipio, che non dispone di risorse economiche sufficienti e soprattutto continuative”. Via Tripoli sottolinea come “alcune aree versino in uno stato di profondo degrado a causa di usi impropri, presenza di discariche, occupazioni abusive, vegetazioni infestanti” e che altre “non siano curate a sufficienza”.
Il bando permetterà ai cittadini di poter quindi intervenire in soccorso delle istituzioni. Nelle linee guida, il Municipio pone dei paletti precisi: l’opera deve essere prestata volontariamente. “Senza fini di lucro”, sottolinea il Consiglio nel documento. Chi però darà una mano a Via Tripoli avrà l’opportunità di “pubblicizzare il proprio nome negli spazi in cui effettua le attività di cura, custodia, manutenzione e miglioramento”.
Andy Warhol diceva che “nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per 15 minuti”. Per chi adotterà le aree verdi del II Municipio, invece, non sono previsti limiti di tempo. Attenzione, però: ogni sei mesi l’amministrazione controllerà l’andamento dei lavori. In caso di carenze o di omissioni, addio affidamento. E addio popolarità.